Gli scioperi annunciati rischiano per i giorni delle vacanze pasquali dal personale del sito archeologico di Pompei rischiano di infliggere un altro colpo fatale all’immagine internazionale degli Scavi. Ne sono convinti i maggior tour operato che lavorano nell’area e che sono gia’ pieni di prenotazioni per escursioni in questi giorni. “Vogliamo credere che i turisti non si trovino di fronte ai cancelli chiusi. Per fortuna finora anche in caso di scioperi, ci sono sempre state chiusure parziali -spiega all’Adnkronos Enzo Carino, che da anni organizza tour negli scavi per turisti italiani e stranieri- magari con poco personale ma mai mi ricordo di un giorno con gli scavi chiusi totalmente”. Il problema pero’, per Carino come per altri tour operator, e’ un altro.
“La fruizione reale degli scavi -spiegano- e’ ridotta al lumicino. E questo non solo durante gli scioperi. E l’immagine di Pompei sta subendo danni irreversibili. I turisti arrivano li’ sull’onda di film, libri e documentari che ne narranno la grandezza e poi trovano gran parte del sito inaccessibile, recintato, chiuso per lavori. E rimangono molto delusi. Noi abbiamo un sito internet in cui i nostri clienti sono chiamati a dare un feedback e spessissimo questo giudizio, soprattutto da parte dei turisti internazionali, e’ negativo rispetto alle aspettative. Questa volta per Pasqua era annunciata l’apertura di tre domus che prima non erano visitabili. Speriamo di non perdere anche questa occasione. Perche’ senno’ tra’ un po’ Pompei rimarra’ fuori dai tour. Ci sono siti archeologici che hanno un centesimo della ricchezza di Pompei ma sono piu’ fruibili e apprezzati di Pompei e staccano piu’ biglietti”, concludono