Primo Minniti, ultimo Poletti. La hit parade del gradimento dei ministri secondo gli italiani, elaborata per il “Corriere della Sera” da Nando Pagnoncelli, vede in testa questo mese, con il 41% dei consensi, il titolare del Viminale, le cui proposte sui migranti (nuovi Cie e accelerazione delle procedure di rimpatrio), vengono apprezzate anche dagli elettori del centro destra. Il meno stimato risulta invece il ministro del Lavoro Giuliano Poletti, ultimo in classifica con l’11%. Tre punti sopra (14%), si collocano il titolare del Mise Carlo Calenda e della Farnesina, Angelino Alfano. Il gradimento, spiega Pagnoncelli, è influenzato molto anche dal livello di notorietà e, su questo piano, il governo Gentiloni non si può dire scoppi di salute, visto che 5 ministri su 16 risultano del tutto sconosciuti al 40% del campione degli intervistati. Inoltre solo un italiano su tre (precisamente il 34%) apprezza il lavoro dell’esecutivo il cui indice generale di gradimento si attesta al 39%. Anche il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni arriva, come Minniti, al 41%, sopra Piercarlo Padoan (37%), Graziano Del Rio (36), Dario Franceschini (34), Anna Finocchiaro (33), Valeria Fedeli (29), Maurizio Martina (29), Roberta Pinotti (26), due punti sopra Gianluca Galletti. Più in basso al 21% ci sono i ministri della Giustizia Orlano e della P.A. Madia. Lorenzin e Costa (Salute e Famiglia), si collocano al 20%.