Diventa più facile o legittimo difendersi sparando il ladro che entra in casa o il rapinatore che viola il nostro esercizio commerciale? La norma che sarà votata oggi al Senato allarga sicuramente le maglie della legittima difesa. Ma che cosa prevede?

La norma in discussione

[aesop_content color=”#ff0000″ background=”#ffffff” columns=”1″ position=”none” imgrepeat=”no-repeat” floaterposition=”left” floaterdirection=”up” revealfx=”off”]Viene specificato che si considera legittima difesa la reazione a un’aggressione in casa, in negozio o in ufficio commessa di notte, o all’introduzione con violenza, o inganno. Potrebbe non essere più punito chi, in casa, di notte, magari con figli minori che dormono nella stanza accanto, reagirà in preda a «un grave turbamento». Anche sparando. Per reagire a un assalto «violento, con minaccia e inganno», che mette a rischio la sua incolumità fisica e quella dei suoi cari. Il magistrato avrà uno strumento in più per valutare con un proscioglimento tutti quei casi limite che ora finiscono con una condanna per eccesso colposo di legittima difesa.

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Proporzione offesa e difesa

Anche nel nuovo provvedimento rimane comunque ferma la necessità, già presente nella normativa in vigore che vi sia un rapporto di proporzione tra difesa e offesa e l’attualità dei pericolo. Nella legittima difesa domiciliare è sempre esclusa la colpa di chi spara se l’errore, in condizioni di pericolo per la vita e la libertà personale o sessuale della persona aggredita, è conseguenza di «un grave turbamento psichico causato dall’aggressore».

Choc da aggressione

Nella legittima difesa in casa è sempre esclusa la colpa di chi spara se l’errore, in situazioni di pericolo per la vita e la libertà personale o sessuale, è conseguenza di un grave turbamento psichico causato dall’aggressore

 

 

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L’assistenza legale

Nel caso in cui sia dichiarata la non punibilità per legittima difesa, tutte le spese processuali e i compensi degli avvocati saranno a carico dello Stato. Un onere per l’erario stimato in 295.200 euro a decorrere dal 2017.

Cosa prevede oggi il codice penale

[aesop_quote type=”block” background=”#ffffff” text=”#ff0000″ align=”left” size=”1″ quote=”ARTICOLO 52 – Il codice penale disciplina la legittima difesa all’articolo 52: «Non è punibile chi ha commesso il fatto, per esservi stato costretto dalla necessità di difendere un diritto proprio od altrui contro il pericolo attuale di una offesa ingiusta, sempre che la difesa sia proporzionata all’offesa». Nel 2006, con il ministro della Giustizia Roberto Castelli (Lega), la norma fu integrata con un alleggerimento della responsabilità penale nel caso di violazione di domicilio. Oggi alla Camera saranno approvate ulteriori modifiche (il testo passa poi al Senato).” parallax=”off” direction=”left” revealfx=”fromleft”]

 

 

 

Le posizioni politiche

La legge sarà approvata con i voti della sola maggioranza. Il Pd, che ha accolto molte richieste dei centristi e del ministro Enrico Costa (Ap), causando qualche mal di pancia al suo interno, aveva quasi raggiunto un accordo anche con Forza Italia. Ma alla fine il centrodestra (anche con Fratelli d’Italia) si è ricompattato sulla linea dura della Lega che considera troppo blando il provvedimento, puntando invece sulla legittima difesa automatica (escludendo cioè la valutazione del giudice) ogni qual volta si verifica una aggressione riolenta nell’altrui domicilio. In serata Silvio Berlusconi ha dato la linea a Forza Italia: «Chi è costretto a difendersi in casa non può essere processato. Voteremo contro questa legge».

I precedenti

RISTORATORE – Marzo 2017: Mario Cattaneo, titolare di un’osteria nel Lodigiano,spara a uno dei quattro ladri entrati nella tabaccheria annessa al suo ristorante. Il ladro muore. Aperta un’indagine per omicidio volontario

BENZINAIO – Febbraio 2015, Vicenza: Graziano Stacchio, benzinaio di Ponte di Nanto, uccide un rapinatore che stava assaltando una gioielleria vicina al suo distributore. Il caso è stato archiviato lo scorso giugno.

GIOIELLIERE – Novembre 2015, nel Milanese: Rodolfo Corazzo uccide uno dei tre rapinatori che erano entrati nella sua villa per rapinarlo, e avevano aggredito lui e i suoi familiari. In settembre l’indagine è stata archiviata

TABACCAIO – Aprile 2012, provincia di Padova: Franco Birolo spara e uccide uno dei quattro ladri entrati nella sua tabaccheria. Condannato a 2 anni e 8 mesi per eccesso di legittima difesa, in appello è stato poi assolto