Pensi che bere acqua possa gonfiare la pancia? Sbagliato. Apportare all’organismo la giusta quantità di liquidi è un modo per contrastare la fermentazione e quindi ridurre i gonfi ori. Un abbondante quantitativo di liquidi è necessario per risolvere i problemi di stipsi; lo dimostra uno studio scientifico: bere molto evita ristagni che favoriscono l’eccessiva formazione di gas. L’acqua, poi, diluisce le tossine e impedisce che concentrazioni elevate possano irritare le pareti intestinali; aiuta a smaltire meglio le scorie metaboliche, che creano ristagni e ritenzione. In più, ha zero calorie.

L’effetto idratante, benefico contro i gonfiori e la ritenzione, è assicurato da qualsiasi tipo di acqua. Bere aiuta il fegato a disintossicarsi e l’intestino a funzionare meglio. L’acqua aiuta a dimagrire dentro e fuori: se la bevi fresca prima di mangiare attivi la termogenesi, il meccanismo con cui il nostro corpo riporta l’acqua a 37 gradi: è una vera scossa al metabolismo. L’acqua, inoltre, dà senso di sazietà, idrata il muscolo e lo rende più attivo dal punto di vista metabolico. Da non trascurare l’effetto dolcemente lassativo: idratando l’intestino rende le feci morbide, facilitandone l’espulsione e contrastando stipsi, gonfi ori addominali e “pancetta”.

Le acque possono variare molto l’una dall’altra, secondo le percentuali di sali minerali contenute. Per combattere la ritenzione di liquidi, e il gonfi ore che oltre alle gambe può interessare la pancia, le più efficaci sono quelle oligominerali, cioè con residuo fisso compreso tra 80 e 200 mg per litro. Infine, sarebbe utile non bere sempre la stessa acqua ma alternarne tipi diversi, per esempio una volta al mese: in questo modo cambi il sapore dell’acqua e fornisci al tuo corpo tanti minerali diversi, utili per conservare sano e attivo il tuo metabolismo.