Paesaggio, ambiente e collettività al centro del cambiamento che interesserà la Trinacria
Dopo tanti appelli inascoltati finalmente ci siamo: la Sicilia ha deciso di puntare forte sul green per rilanciare la propria immagine e quella dell’intero Mezzogiorno. Trasformazione urbana, valorizzazione dell’architettura paesaggistica, rigenerazione del suolo e politiche incentivanti progetti eco-sostenibili sono solo alcuni punti programmatici di una nuova vision regionale che intende trasformare la Trinacria in un territorio attento all’ambiente e in grado di mettere al centro del paesaggio la collettività. Perché tale ambizioso proposito possa divenire realtà non basta certo la riforma urbanistica che dopo 42 anni di travagli sembra essere in dirittura d’arrivo, ma è necessario che i facili burocratismi di italica memoria non divengano terreno paludoso all’interno del quale andranno probabilmente a incagliarsi talune misure pensate per la conservazione e la promozione dell’habitat. Il percorso intrapreso non si prospetta dunque di semplice attuazione, lo ammettiamo fin da ora, tuttavia il solo fatto che ci sia stata una svolta culturale è un segnale forte e non trascurabile. Aver compreso come il presente e il futuro è e sarà verde, il cui rispetto non pregiudica affatto lo sviluppo di un’economia interna più attenta alle dinamiche locali e che operi al contempo da punto di rottura con quella narrazione “storica” per cui la Sicilia è terra di sprechi e di bellezze mal promosse, è di fondamentale importanza.
Dai progetti di green economy alle bellezze siciliane
La bellissima Trinacria, da qualche tempo a questa parte, si sta già scoprendo terra di eccellenze verdi: pochi anni or sono, a precisamente nel 2014, tre start-up isolane attraverso progetti di green economy quali traversa ferroviaria che produce energia pulita, programma di turismo etico e software per trovare parcheggio hanno fatto da apripista per quella buona pratica quotidiana che in tempi non eccessivamente lunghi dovrebbe portare la Sicilia a divenire un territorio eco-friendly. L’importanza della salvaguardia dell’ambiente non è un mantra fine a sé stesso e neppure un vezzo del momento: pensate solamente a quanto sarebbe importante salvaguardare paesaggi all’interno dei quali sono “incastonate” bellezze architettoniche quali ad esempio la Valle dei Templi ad Agrigento, il cui parco archeologico necessita di essere preservato, oppure lo stesso Tempio di Segesta, che ha bisogno di essere rilanciato attraverso politiche green. La Sicilia, come avrete capito, ha davvero tanto da offrire: oltre a questi siti storici, ci sono isole come Stromboli, palazzi come quello dei Normanni oppure teatri come quello di Taormina da scoprire. Non solo: questa Regione è un luogo di divertimenti per piccini e per grandi. Se i giovanissimi possono passare le loro giornate a Etnaland o al ParcoMuseo Jalari, gli adulti possono invece scoprire alcuni tra i tanti casinò ivi presenti. I più pigri, che non hanno voglia di recarsi fisicamente presso i più bei luoghi dediti alle scommesse, hanno sempre l’opportunità di sfruttare il wi-fi che mette a disposizione la Regione Sicilia e navigare all’interno del web casinò favorito. Non perdere dunque l’occasione di risparmiare qualche giga e impara a giocare tutte le varianti di video poker casino: questo è il nostro consiglio. Visto che ti trovi in un vero e proprio paradiso non approfittare di tutte le opportunità offerte sarebbe per te davvero un peccato. E poi siamo sinceri: tra una visita e l’altra, il tempo per una partita magari a blackjack oppure alle slot machine ci sarebbe eccome.
C’è ancora tanto da fare soprattutto a Catania!
Il sogno per una Sicilia sempre più green ha finalmente preso piede, e di questo ne siamo orgogliosi, ma prima di illuderci che la rivoluzione verde avvenga oggi è meglio guardare in faccia la realtà: al di là degli ottimi progetti che ci fanno ben sperare, esiste anche un “caso Catania” di cui dobbiamo per forza farvi almeno un accenno. Questa città è la meno verde di tutta Italia poiché vanta pessimi indicatori quando si tratta di raccolta differenziata, rete idrica, ciclabilità e trasporti pubblici. Se non fosse per il Catania Elettrico 100%, la situazione sarebbe purtroppo a dir poco tragica. Stando così le cose è ovvio che è ora di intervenire; non basta la sola nuova vision regionale o la riforma urbanistica per cambiare le cose ma è tempo di accelerare per raggiungere l’obiettivo finale.