Stiamo attraversando un periodo decisamente fuori dal comune, prima la pandemia ora la guerra in Ucraina con a seguito tutta una serie di vicissitudini quantunque in fase di sviluppo altresì prima che questa accadesse. Il caro vita difatti interessa gli italiani da sempre con un esponenziale aumento nell’attuale momento. Il carrello della spesa è costantemente indigesto, battuta davvero azzeccata, per non parlare delle bollette croce e delizia delle imprese fino a giungere al cittadino comune. Insomma una situazione di certo non facile a cui porre rimedio diviene sempre meno verosimile. Nel sud come del resto d’Italia tuttavia la buona agricoltura è una pratica millenaria punto di forza di ogni regione con peculiarità inimitabili. Partire da qui potrebbe essere un buon inizio, passare dal produttore al consumatore magari ideando gruppi di acquisto spontanei tra parenti e amici, condomini o quartieri. Rivolgersi alla fonte al fine di limitare i passaggi cosa che purtroppo le grandi catene loro malgrado non possono evitare laddove trasporti, logistica è quant’altro incidono sul prezzo finale. Rivedere i modelli sociali con pranzi e cene di quartiere, naturalmente quando possibile, insomma ingegnarsi all’arte della parsimonia. Dare in affidamento a molteplici privati terreni incolti, al fine di utilizzarli come fonte secondaria di approvvigionamento cibo, con la supervisione di un tutor indicare linee guida per coltivare verdura, frutta ecc. Per quanto possibile appezzamenti vicini alle città a tal modo da poter essere raggiunti tramite bici o monopattini. Nei quartieri con piazzette comunali piantare alberi di frutta indi affidarli alla cura dei residenti per il successivo consumo. Qualora fosse adempibile dotare ogni zona di punti ricarica gratuita per monopattino tramite pensiline fotovoltaiche munite di ulteriori configurazioni adatte ad alimentare dispositivi come pc e smartphone. Puntare al riutilizzo delle pile con incentivi per quelle ricaricabili; concepire un’isola alimentare in ogni quartiere dove riporre cibo confezionato da poter donare direttamente a chi ne abbia esigenza, onde evitare sprechi. Insomma alcune idee quelle esposte per eventuali nuovi sviluppi futuri.
Vincenzo Naturale