Riapre il cantiere delle pensioni. La ministra del Lavoro Nunzia Catalfo incontra oggi i sindacati per impostare la trattativa su come sostituire Quota 100, che scade nel 2021, e reintrodurre forme di pensionamento flessibile. Le posizioni sono distanti. Il governo dispone di pochi margini di manovra, visti i vincoli di bilancio. I sindacati si presentano al confronto con una lista di richieste lunga e costosa. Tre i tavoli previsti. Alle 11 con Cgil, Cisl e Uil; alle 15 con Cisal, Confsal, Usb e Ugl; alle 17.30 con le organizzazioni dei dirigenti Cida, Confedir, Sosmed, Codirp, Cgs, Cse, Unadis, Usae. L’urgenza del negoziato nasce dal fatto che Quota 100, il canale di pensionamento anticipato (62 anni d’età e 38 di contributi) introdotto dal governo Conte 1 su iniziativa della Lega, è una misura sperimentale che cesserà alla fine del 2021 e il Conte 2 ha già annunciato che non ha alcuna intenzione di prorogarla. I tecnici del ministero ragionano su Quota 102.