Intraprendere la carriera sindacale può portare sensibili vantaggi nell’assegno pensionistico, rispetto a quanto avviene per i loro colleghi che restano fuori dalla rappresentanza dei lavoratori: se i sindacalisti che ricevono versamenti aggiuntivi da parte delle organizzazioni venissero trattati come gli altri, perderebbero il 27% dell’assegno. E’ quanto emerge dal resoconto Inps sul trattamento dei sindacalisti, nuova puntata della serie delle “Porte aperte” con la quale l’Istituto alza il velo su alcune particolari categorie di lavoratori. E sui sindacalisti dice che le loro pensioni sono, a parità di regole per il calcolo della pensione, in media più vantaggiose di quelle dei lavoratori dipendenti, perché possono cumulare la contribuzione figurativa del lavoro in aspettativa a quella dell’impegno nel sindacato.