SIMONA D’ALBORA
Anche le primarie potrebbero subire un brusco abbassamento di temperatura, dal clima infuocato dei giorni scorsi al completo congelamento. È la soluzione trovata ieri nel corso degli incontri a step tra il vice segretario nazionale del Pd Lorenzo Guerini, la segretaria regionale Assunta Tartaglione e le varie componenti campane. Da un lato il lavoro spasmodico per spostare le elezioni a maggio, dall’altro quello per congelare le primarie in Campania. Insomma Roma ha dato mandato al segretario regionale di lavorare a questa soluzione indicando la strada che in questo momento pare essere l’unica percorribile.
A fare da sponda a questa soluzione i renziani campani, gli ex lettiani e i riformisti che sembrano non gradire lo scontro De Luca – Cozzolino. La decisione potrebbe essere presa nel corso di una Direzione regionale, che verrà convocata nei prossimi giorni. Al coro dei sì al congelamento si aggiungerebbe sicuramente la candidata Angelica Saggese, mentre è ancora indeciso sul da farsi Andrea Cozzolino, ma pare sia disposto a cedere alla proposta di Guerini.
Contrario a tale soluzione rimarrebbe Vincenzo De Luca, appoggiato anche da Mario Casillo. La sua sembra la posizione più delicata, a giorni, infatti è prevista la sentenza su De Luca, anche se il sindaco di Salerno ha più volte ribadito che sarà ininfluente sulla sua decisione di correre per le primarie. Mentre da Roma sembra stiano cercando di recuperare a Casillo in un discorso nazionale. Insomma si apre una fase delicata per il Pd campano e per il segretario regionale che dovrà gestirla, il rischio di essere sfiduciata dal Pd è ancora alto ed anche lo spettro del commissariamento.