Il medico di Emergency, primo caso in Italia di Ebola, ricoverato allo Spallanzani “ha avuto un progressivo peggioramenti, ha iniziato ad avere disturbi gastrointestinali importanti (nausea, vomito e diarrea)». Lo affermano i medici nel bollettino medico. Il paziente oggi ha iniziato il terzo trattamento sperimentale. Il trattamento è stato finora basato su un farmaco antivirale, sul plasma di convalescente ed è stato aggiunto oggi un farmaco che agisce sulla risposta immunitaria”. Fino a ieri mattina sembrava stesse bene, i medici erano fiduciosi e affermavano che le condizioni erano decisamente migliorate e “La temperatura corporea è attualmente inferiore ai 38 gradi e al momento i parametri vitali sono nella norma. Il paziente è vigile e collaborante”.
Poi il peggioramento improvviso. Il medico, immunologo e originario della Sicilia, ha contratto il virus in Sierra Leone dove si era trasferito per lavorare in un ospedale di Emergency, a Lakka, dove si assistono i malati di Ebola, dopo aver scoperto di aver contratto l’Ebola, con un team di medici che lo ha assistito, è stato trasportato in Italia, allo Spallanzani di Roma con un volo dell’Aeronautica, in una speciale in una barella chiusa impiegata per il trasporto via aerea di persone colpite da patologie infettive contagiose.