corrado passera

“Servono più duri interventi contro il fortissimo potere economico delle organizzazioni criminali, ponendo fine allo strapotere dei clan che con la forza del denaro sono in grado di infiltrarsi ovunque, soffocando, tra l’altro, l’imprenditoria onesta”. Così Corrado Passera, fondatore di Italia Unica, interviene sul dibattito della lotta alle mafie, alla luce anche delle parole del Pontefice. “L’immagine di Papa Francesco e don Luigi Ciotti che, mano nella mano, si avviano ad incontrare le famiglie delle vittime di mafia emoziona e fa riflettere sul vuoto che la politica lascia aperto di fronte al grido di dolore di troppe persone e del Paese. Quella che anche un’altra voce forte, come quella di Roberto Saviano, ha definito Mafia SpA è una guerra che dobbiamo combattere con armi nuove e più efficaci, trasparenti e condivise” scrive Passera sul sito di Italia Unica. “Vanno, prima di tutto, rese trasparenti le società di comodo e le intestazioni fiduciarie, e vanno introdotti con urgenza nuovi requisiti di professionalità e onorabilità per i componenti degli organi amministrativi di qualsiasi società, anche non quotata. L’Italia spinga con decisione, nel semestre di presidenza, per la definitiva approvazione e l’urgente applicazione della Quarta Direttiva UE antiriciclaggio, grazie alla quale si creeranno Registri pubblici dei reali soci e beneficiari di fondazioni, società e trust, facendo in modo che queste regole non valgano solo all’interno dei confini nazionali, ma soprattutto nelle transazioni internazionali dove oggi i criminali si possono nascondere troppo facilmente. Con i paradisi legali – quelli cioè che non danno trasparenza dell’origine e delle destinazioni ultime delle transazioni – tutti i Paesi che vogliono combattere la grande malavita non autorizzino più alcun tipo di transazione”.

Il business dei rifiuti e delle discariche illegali, l’uso del denaro contante, strumento “principe” della criminalità, gli affari sporchi nell’edilizia, nella produzione dei materiali per le costruzioni e del movimento terra, delle produzioni alimentari, del commercio come strumento di riciclaggio, dei centri scommesse. “E’ necessario – ribadisce il leader di Italia Unica – rendere la lotta alla criminalità e alle mafie una priorità politica e sociale, trasformandola in un tema costante di dibattito e (dis)credito pubblico permanente, facendo percepire a pieno le ricadute economiche e sociali drammatiche che il potere criminale produce sull’intera comunità nazionale, sin dalla scuola elementare: reintroduciamo ore settimanali di educazione civica e alla legalità, per aiutare i nostri ragazzi a capire e ad interiorizzare l’orrore delle mafie e la bellezza dell’onestà. È questo il modo per togliere ossigeno alla Mafia SpA e aprire le finestre alla speranza e alla sicurezza”.