“Una spesa stimata di 1,3 miliardi per imbandire le tavole degli italiani”. E’ quanto stima il Centro Studi di Confcooperative, che aggiunge: “tra le eccellenze enogastronomiche italiane primeggeranno il ricco tagliere di formaggi e salumi, vini, prosecchi e spumanti dei nostri vigneti; tra i secondi, in oltre 1 tavola su 2, trionfera’ l’agnello. Bene anche i consumi di pesce che con la quaresima sono aumentati del 30%, cosi’ come il ricco assortimento dell’ortofrutta italiana anche se duramente colpita da gelo, neve e pioggia degli ultimi due mesi. Tripudio di uova di Pasqua (33 milioni) per i piu’ piccoli e di colombe (27 milioni)”. “Il carrello dei dolci sara’ arricchito dalle tante specialita’ regionali a partire dalla pastiera della Campania. Molti gli italiani che produrranno in casa i dolci, uova e pastiera con zucchero, farina e altri prodotti Made in Italy”, sostiene Confcooperative. Anche per i viaggi vince il Belpaese, un po’ per tradizione, un po’ per contenere le spese: si va verso l’overbooking degli agriturismi e il mordi e fuggi nelle citta’ d’arte. Cresce pero’, osserva Confcooperative, la fetta di italiani in difficolta’ economica che per Pasqua non solo non prevede viaggi o gite fuoriporta, ma neanche un menu’ particolare: gli italiani in partenza in questi giorni saranno 5 su 10 al nord, 3 su 10 al centro e solo 2 su 10 al Sud, “dato molto indicativo sulla polarizzazione delle condizioni economiche degli italiani, una forbice che si allarga tra chi puo’ spendere e chi non puo’ permetterselo”.