Gli Eolo Awards, assegnati dalla rivista online Eolo, sono dedicati alla memoria di Manuela Fralleone e si svolgono dal 2006 all’interno del Festival di teatro ragazzi Segnali, organizzato dal Teatro del Buratto e da Elsinor, quest’anno annullato per la grave emergenza sanitaria in atto. Durante la serata il direttore della rivista Mario Bianchi e l’attrice e narratrice Daria Paoletta hanno annunciato i vincitori delle 5 categorie: Davide Giordano per “Terry” del Teatro delle briciole (migliore drammaturgia); “Teatro Scuola vedere fare” di Casa del Contemporaneo e Le Nuvole (miglior progetto); Natale Panaro (Premio per il Teatro di figura intitolato a Giovanni Moretti); Chiara Guidi, cofondatrice della prestigiosa compagnia Societas Raffaello Sanzio (Premio Riconoscenza tributato a un Maestro); Mattia e il nonno è stato scelto come miglior spettacolo “per aver proposto con estrema poesia e delicatezza, traendolo dal libro omonimo di Roberto Piumini, il tema della morte, così spinoso da offrire al pubblico dei ragazzi”, si legge nella motivazione. “Per mezzo dell’interpretazione felice e leggera di Ippolito Chiarello, lo spettacolo, si muove sulla sapiente e immediata riscrittura che Tonio De Nitto ha fatto del libro. La narrazione dell’interprete ci accompagna amorevolmente, mano nella mano, in compagnia del piccolo Mattia e di suo nonno, che da poco lo ha lasciato, in un viaggio fantastico attraverso uno scenario sempre vivo e pulsante, che ci farà comprendere in modo poeticamente profondo come tutte le persone che abbiamo amato, non spariranno mai, rimanendo in maniera durevole dentro di noi”.
“Mattia e il nonno rappresenta il modo più poetico di abituarsi a una perdita, di elaborare una mancanza trasformandola in lascito prezioso”, ha scritto Michele Di Donato su IlPickwick.it; “Chiarello si muove a proprio agio tra i colori pastello e l’ironia morbida dell’autore: un po’ mattatore, un po’ cantastorie distaccato, portavoce disincantato di un rito di passaggio”, sottolinea Andrea Pocosgnich su Teatro e critica; “Lo spettacolo ci trasporta fedelmente in tutti i mondi che Mattia e il nonno hanno visitato insieme, rendendoceli vivi e pulsanti, ricordandoci nel contempo che la vita vince sempre sulla morte, basta che noi, con il nostro operare, possiamo lasciare la nostra esuvia agli altri”, è la chiusura di Mario Bianchi su Eolo.