La proposta di legge Richetti, sulla riforma dei vitalizi, ha avuto Il primo via libera con 348 sì, 17 contrari e 28 astenuti. Incassando i voti di Pd, M5S, Lega e Fdl, l’astensione di Mdp, il non voto di FI e quello contrario di Ap. Insomma la maggioranza (Pd, Mdp, Ap) si è sfaldata. La riforma prevede per i parlamentari quasi lo stesso trattamento pensionistico dei dipendenti pubblici: stesse regole di calcolo, stessi contributi, stessi coefficienti di trasformazione. Unica piccola differenza, l’età di godimento della pensione: 65 anni invece di 66 anni e 7 mesi. Un bel passo avanti rispetto alle precedenti proposte di riforma.