La Stampa intervista Carlo Borgomeo, presidente della «Fondazione con il Sud» sui 9 miliardi annunciati dal governo per il Meridione. «Da una parte ne sono compiaciuto: finalmente si riparla del Sud. Dall`altra sono impensierito: di annunci ne abbiamo visti tanti, ma non basta mettere dei fondi per ot- tenere effetti benefici». «Si fa riferimento – spiega – a fondi Ue. Mi sarebbe piaciuto che prima ci si domandasse come mai quelli del sestennio appena passato non sono stati spesi tutti o sono stati spesi male. Se non capiamo prima questi aspetti, non si va lontano».
Può fare qualche esempio? «La nostra fondazione ha presentato un progetto per gli asili nido in quattro regioni. C`erano 700 milioni a disposizione. Dopo due anni, tra burocrazia e altro, ne saranno stati spesi 50-100». È un problema di efficienza? «Non solo. Spesso il giudizio si limita alla capacità di spe- sa, ma esiste un problema anche di qualità». Ma qual è il modo migliore per investirli? «Non si può investire nel Sud senza capire da quali problemi è afflitto. Se destiniamo un miliardo alla Locride, cosa abbiamo ottenuto? Il problema è creare prima il tessuto che possa accogliere questi fondi, è un discorso lungo, che non funziona con gli spot, ma è con il capitale umano che si crea sviluppo. In questo senso è molto interessante l`apertura di Delrio al problema della povertà: ricordiamoci che negli ultimi 10 anni i servizi sociali sono stati tagliati fino a essere un dodicesimo del loro investimento iniziale».
«Il governo dovrebbe studiare – aggiunge Borgomeo – una gerarchia di priorità. Io penso per esempio ad aggredire la piaga dell`evasione dell`obbligo scolastico. O prevedere interventi nei quartieri disastrati del Sud. Oggi 2 milioni di persone vivono in condizioni non civili. Se non affrontiamo prima il problema della densità istituzionale nel Sud gli investimenti rischiano di andare persi». II sottosegretario dice che nel 2015 il Pil del Sud aumenterà più di quello del Nord. È d`accordo? «Quando si parte dal basso, è facile. Nel Meridione ci sarà una doppia lettura di questi picchi: chi esulterà e i meridionalisti pessimisti che confronteranno i dati assoluti. Sono entrambi atteggiamenti sbagliati».
Carlo Borgomeo Esperto di finanziamenti e imprese, presiede la Fondazione con il Sud