Missione compiuta, ma che sofferenza. Con un turno d’anticipo, il Napoli centra l’obiettivo dei sedicesimi di finale, eppure a Praga la squadra di Benitez ha sudato le classiche sette camicie, ringraziando anche la buona sorte (due traverse colpite dallo Sparta, uno per tempo) e Rafael, decisivo in un paio di occasioni. Per il primo posto bisognera’ battere tra due settimane lo Slovan Bratislava al San Paolo. Benitez vuole chiudere qui la pratica-qualificazione e, se possibile, anche quella relativa al primo posto nel girone: per questo, il tecnico spagnolo limita il turnover e schiera tutti insieme Callejon, Higuain e Hamsik, con lo slovacco piazzato a sinistra come nella (deludente) partita con il Cagliari. Alle spalle del Pipita gioca Jorginho, in mezzo al campo ci sono David Lopez e Gargano.
L’atteggiamento, pero’, non e’ dei migliori e lo Sparta – che in questa stagione ha sempre vinto al Letna in Europa League – spinge forte fin dalle prime battute: Dockal si trova subito in ottima posizione, ma Rafael c’e’. Il 4-3-3 dei cechi mette in crisi il Napoli soprattutto sulle fasce, presidiate da Mesto e Britos: che rischi per Rafael dalla botta di Husbauer che si infrange sulla traversa (poi bravissimoo il portiere brasiliano sul tap-in di Lafata) e sulla conclusione sporca di Krejci (ci mette una pezza Albiol). Soffre dietro mentre in avanti il Napoli fa scena muta: Stech si sporca i guantoni solo sul destro centrale di Gargano.
Al rientro dagli spogliatoi c’e’ un Napoli piu’ attento e propenso all’attacco, anche se succede poco. Quantomeno si attenua la spinta dello Sparta mentre Benitez si affida a Zapata per un Higuain poco servito dai compagni. Su calcio piazzato, pero’, il Napoli rischia ancora: ci mette lo zampino Rafael, con il conforto della traversa, sulla girata ravvicinata di Matejovsky. Scampato il nuovo pericolo, ilNapoli – con Ghoulam per Jorginho e il passaggio al 4-4-2 – fa finalmente paura a Stech: Zapata non ci arriva per un soffio sull’assist di Callejon, mentre Hamsik, di testa, alza di poco la traiettoria dall’area piccola, e poi alza il sinistro sul tocco di Callejon in contropiede. Non arriva il gol che garantirebbe anche il primo posto, ma lo 0-0 regala la qualificazione ai sedicesimi e quindi alla fine va bene cosi’.