Tutti in fila, nel quartiere popolare di Ballarò, per chiedere gli aiuti alimentari del Comune di Palermo. Buoni spesa erogati per un mese. Ad esempio, 60 euro a settimana per chi vive solo e 80 euro, sempre a settimana, per una famiglia di tre persone.
Francesco non ha la residenza perché vive in affitto, in quello che sarebbe un magazzino. dentro ci sono i volontari che aiutano gratuitamente a compilare le domande on-line. Lui ha già ottenuto il bonus per la prima settimana ed è ancora in coda perché non gli è arrivato il messaggio. Quindi una volta che arriva il messaggio ritorna qua, firma il documento in cui certifica il suo stato familiare e, dopo qualche giorno, arriva un altro messaggio per annunciare che gli hanno accreditato i soldi. A questo punto, con questo bonus, può andare a fare la spesa senza spendere nulla ma utilizzando le risorse del Comune.
I numeri sono molto alti, racconta uno dei funzionari coinvolti nell’operazione: “Abbiamo avuto, in circa 3 giorni, più di 400 persone che non sono in grado di compilare questi moduli”.
L’operazione “aiuti alimentari” del Comune di Palermo è iniziata il 28 marzo. Sono arrivate, nella prima fase, 15000 domande aumentate a 21000 nel secondo step. Ieri, che è stato aperto il terzo step, sono arrivate altre 7000 domande. A fronte della enorme mole di richieste, oggi le famiglie che hanno già ricevuto gli aiuti sono tremila. Altre tremila dovrebbero ricevere a breve il bonus. Però molte di queste domande sono ripetute da persone che l’hanno fatta più volte, magari pensando che la prima non fosse andata a buon fine. O da persone non residenti a Palermo”.