L’otite, la digestione difficile e i problemi di reflusso sono spesso disturbi che si presentano insieme. Gli errori alimentari (primo tra tutti mangiare troppo, ma anche consumare alimenti come fast food, carni e formaggi grassi, alimenti conservati, dolci e bevande zuccherate, alcolici e troppi caffè) creano infatti una condizione di acidosi che indebolisce le difese e apre le porte ai batteri, anche quelli che infiammano l’orecchio. Inoltre, in caso di reflusso gastroesofageo, gli acidi della digestione risalgono dallo stomaco fino ad arrivare, attraverso la bocca e la tromba di eustachio, fino all’orecchio medio, infiammandolo e provocando il dolore tipico dell’otite. Ecco perché il riequilibrio alimentare è particolarmente importante al fine di prevenire e trattare questo disturbo, che richiede sempre la diagnosi del medico il quale stabilirà anche il trattamento più indicato.
Per favorire la guarigione dell’otite, o per prevenire i problemi da reflusso che possono scatenarla, è opportuno adottare per almeno una decina di giorni una dieta a base di riso, mais, quinoa, grano saraceno, verdure e proteine come tofu, pesce bianco o legumi. La colazione dovrà prevedere frutta fresca ricca di vitamine e sali, qualche seme oleoso, una bevanda calda e del pane senza lievito con una confettura senza zucchero aggiunto. Mentre i due spuntini potranno essere a base di frutta fresca e yogurt oppure frutta fresca e qualche mandorla. Tra i frutti, oltre ad agrumi e kiwi, sono adatti anche papaia, ananas, mele, fragole e mirtilli (se fuori stagione, si possono usare quelli surgelati).
Tra gli ortaggi più indicati per contrastare l’azione di virus e batteri troviamo verza, broccoli, cipolle, porri, fi nocchi e cavolfiori (bianchi, viola e verdi).