Il napoletano Cristian D’Alessandro dovrà attendere ancora un giorno per vedersi notificata l’amnistia che gli ridarà la libertà e la possibilità di rientrare in Italia. La giustizia russa ha lasciato cadere le accuse di teppismo contro i membri della nave di Greenpeace fermati per una protesta nell’Artico. Unica eccezione per l’italiano Cristian D’Alessandro, a causa della mancanza di un interprete. Il nostro connazionale dovrà , quindi, ripresentarsi domani davanti alle autorità , secondo quanto ha riferito Violetta Ryabko, portavoce di Greenpeace. I procedimenti penali sono stati chiusi grazie all’amnistia approvata recentemente dal Parlamento russo. Ryabko ha riferito che i membri stranieri dell’equipaggio hanno già chiesto alle autorità russe dei visti per lasciare la Russia e aspettano di averli nei prossimi giorni. Non è chiaro quanto tempo servirà per D’Alessandro. Le trenta persone che si trovavano a bordo della nave Arctic Sunrise erano state arrestate a settembre dopo una protesta contro una piattaforma petrolifera nelle acque artiche. Portati a Murmansk e condannati a 2 mesi di reclusione, gli attivisti erano stati trasferiti in strutture di detenzione a San Pietroburgo il 12 novembre, e in seguito rilasciati su cauzione di 45mila euro, senza poter lasciare la Russia. Il 18 dicembre la Duma di Stato ha approvato il progetto di amnistia proposto dal presidente Vladimir Putin in occasione dei 20 anni della Costituzione russa post-sovietica. Tra i beneficiari, colpevoli o sospetti di reati minori tra cui appunto il “teppismo”, anche le due Pussy Riot, liberate lunedì scorso