DI FAUSTA TESTAJ’
La prima giornata dell’OFF12 ha soddisfatto in pieno le aspettative del numeroso pubblico , ben distanziato socialmente, presente all’Arena Logoteta di Ortigia. La serata condotta in modo ineceppibile dalla Madrina Barbara Tabita e dall’attore (ormai Siracusano acquisito dato che vive la metà dell’anno ad Ortigia e gli altri sei mesi a Roma)Alberto Gimignani con la collaborazione del giornalista-scrittore-regista-conduttore radiofonico Steve Della Casa, addetto alla chiaccherata di presentazione dei film e dei documentari con gli attori ed i registi protagonisti,ha visto la proiezione del bel film di Maura Delpero”MATERNAL”, coproduzione Italo-Argentina con Campo Cine e RAI CiNEMA , venduto all’ Estero dalla francese sciarà. La storia ruota attorno ad un centro religioso per ragazze madri di Buenos Aires chiamato Hogar, Il film che ha avuto una prima Mondiale a Locarno nel 2019, racconta della convivenza di Lu e Fati due diciasettenni diventate madri precocemente quindi private della loro adolescenza, Lu vive questa sua condizione in modo più irrequieto, desidera fuggire da quel posto, mai da lei accettato, per unirsi ad un ragazzo violento che le piace,lei, malgrado vuole bene alla sua bambina, vive con rabbia quel che le è capitato e spesso ha scatti di ira come quello di far scoppiare il palloncino alla piccola perchè le da fastidio. Fati vive il suo stato con più rassegnazione ma con altrettanta prostrazione.
Nell’Hogar coabitano due modi diversi e agli antipodi di mortificare la propria femminilità quella delle “ragazzacce” madri, da un lato, e quella delle suore dall’altro, che hanno abolito con il voto di castità la propria sfera sessuale e si sono precluse la possibilità di essere madri . Questo finto equilibrio viene sconvolto dall’arrivo dall’Italia di Suor Paola, arrivata nell’Hogar per finire il noviziato e prendere i voti. Lei è la chiave di svolta dei personaggi partendo dal suo, scoprirà di avere un forte desiderio di maternità ed i voti non li prenderà mai, attirandosi il disgusto delle consorelle che portano avanti il loro compito di routine senza crederci troppo dimenticando che il loro culto si fonda su una maternità senza carnalità. Maura Delpero di origine di Bolzano con una formazione di drammaturgia e sceneggiatura a Buenos Aires fa un film prettamente Argentino puntando l’attenzione su quest’Hogar per ragazze madri , gestito da religiose, uno dei tanti in un paese cattolico dove non è stato ancora legalizzato l’aborto e per essere la sua opera prima la fa più che dignitosamente, Lidiya Liberman è la straordinaria interprete di Suor Paola , strepitose sono le due coprotagoniste considerando che non sono neanche attrici professioniste. A seguire è stato proiettato l’altrettanto intenso documentario :” BECAUSE OF MY BODY”, Regia di Francesco Cannavà (già Menzione Speciale all’Ortigia Film Festival 2017 per il corto” Veneranda Augusta”) che tocca anche la corda delle emozioni. Storia di Claudia vent’enne affetta da una malattia invalidante che non le permmette di muoversi liberamente quindi costretta ad essere assistita dalla madre. Cannavà riesce a spiare con delicatezza la vita di questa ragazza, il suo voler scoprire il proprio corpo ed il piacere sessuale, scopi che raggiungerà con l’aiuto di un love giver, Marco, e del protocollo che metterà in atto con l’aiuto di specialisti. I due iniziano una serie d’incontri sempre più intimi, previsti dal progetto che ha però una regola ferrea : vietato innamorarsi ed affezionarsi troppo dato che alla fine del protocollo non si ci può più vedere nè sentire perchè è importante che il disabile prosegua il suo percorso da solo nella vita. Considerando queste premesse quest’OFF12 all’Insegna del covid-19 promette nelle prossime giornate ulteriori lavori di qualità.