Forza Italia – Mentre si avvicina il giorno della sentenza d’Appello per Silvio Berlusconi nel processo Ruby- oggi Il Giornalepubblica un corposo stralcio delle dichiarazioni spontanee rese dall’ex Premier- tengono banco le critiche di Raffaele Fitto verso la linea ufficiale del partito: secondo il parlamentare pugliese, che ha scritto una lettera aperta indirizzata a Berlusconi, sono molti i punti della riforma del Senato che non convincono, oltre a una questione di metodo: “Sembriamo ipnotizzati di Renzi, siamo sicuri che questo atteggiamento così passivo sia utile a te e alla nostra parte politica?”. In serata, dopo una riunione ad Arcore, è arrivata la replica con una nota a firma del capogruppo Romani: “Prendere tempo per cosa? Per cambiare un accordo che abbiamo già migliorato moltissimo? Per sfilarci da un processo riformatore che appartiene anche a noi?”. Insomma le due anime dentro Forza Italia rimangono distanti e c’è chi teme che Berlusconi, se ulteriormente indebolito da una condanna in Appello, possa perdere il controllo dei suoi Parlamentari in Aula.
M5S – Beppe Grillo è tornato ad attaccare Renzi, definendolo un “bradipo”, visto che risulta “imbattibile nel menar il can per l’aia dietro a un apparente decisionismo”. Il riferimento è a un nuovo incontro tra M5S e Pd, accettato dai democratici dopo la risposta “in tempo reale” da parte dei cinque stelle sulle riforme, ma mai calendarizzato, e su cui ora Grillo ha lanciato un ultimatum di 24 ore “o salta tutto”. A stretto giro la replica di Palazzo Chigi, che ha annunciato entro oggi o al massimo domani una lettera con la data per il confronto; tra vertici del Pd però è sempre più concreto il sospetto che le aperture di Grillo siano solo strumentali e così è toccato al Ministro Boschi chiarire che “il tavolo resta aperto ma i 5 stelle hanno già provato a frenare le riforme, senza riuscirci”.
Pd – Si è svolta a Livorno la convention dell’associazione ‘Possibile’, promossa da Giuseppe Civati e che punta a un rapporto dialogante ma non subalterno con la maggioranza renziana del Pd, senza evocare spaccature o fusioni di partiti alla sinistra dei democratici. Erano presenti tra gli altri Barca e Cuperlo, oltre a Nichi Vendola, il cui partito ha subìto di recente una scissione per l’addio di parlamentari delusi dalla chiusura di Sel verso alcuni provvedimenti promossi dal Governo: “Da settembre insisteremo sull’agenda di governo con proposte che attraversino il campo parlamentare, dalle droghe leggere al reddito minimo garantito ai diritti civili”, ha chiarito Civati.
Politica estera
Medio Oriente – I lanci di razzi da parte di Hamas e i bombardamenti dell’aviazione israeliana- i morti palestinesi sono oramai più di 170- sono proseguiti anche ieri per il sesto giorno consecutivo. E nella notte tra il 12 e il 13 c’è stata anche la prima incursione mirata di reparti speciali di Gerusalemme nella Striscia. Intanto, dopo l’avvertimento tramite volantini dell’esercito israeliano ad abbandonare entro mezzogiorno il Nord della Striscia di Gaza, migliaia di palestinesi hanno lasciato le loro case per rifugiarsi nelle scuole gestite dall’Onu. È probabilmente il preludio a un’escalation nel conflitto armato. Intanto si alza anche la pressione delle diplomazie occidentali: mentre Abu Mazen chiedeva pubblicamente che la “Palestina sia messa sotto il sistema internazionale di protezione dell’Onu”, a Vienna si è discusso della crisi di Gaza, a margine di un vertice sul nucleare iraniano e su richiesta del Ministro degli Esteri di Londra; la priorità è stata data alla richiesta di un cessate il fuoco, associato però al ripristino del controllo sulla Striscia da parte dell’Autorità palestinese e alla contemporanea fine del lancio di razzi verso Israele.
Unione europea – La Repubblica intervista il presidente designato della Commissione, Jean-Claude Juncker, il quale indica come priorità del suo mandato “crescita e lavoro”, ammonendo però che “il Patto di stabilità non si tocca”. L’ex Premier del Lussemburgo, che loda “il pragmatismo e la calma” della Cancelliera Merkel, apre poi a una massiccia rappresentanza femminile dentro l’istituzione che aspira a guidare.
Intanto, il totonomine registra la costituzione di un fronte anti Mogherini come nuovo Ministro degli Esteri Ue: secondo la Polonia e i Paesi baltici la politica italiana avrebbe posizioni troppo russofile soprattutto in materia di politica energetica.
Economia e Finanza
Legge di Stabilità – Matteo Renzi vorrebbe approvare il documento di programmazione per il 2015 entro il 15 di agosto, con il consolidamento del bonus di 80 euro, magari allargando la platea dei beneficiari, e con l’allentamento del patto di stabilità coi Comuni; si studia anche un ulteriore calo dell’Irap, a completamento di una serie di misure che comporterebbero un aggravio di spesa di circa 3-4 mld di euro. Sullo sfondo lo spettro di una manovra correttiva per i conti del 2014, un rischio sempre escluso da Renzi e Padoan, nonostante dati sul Pil fin qui sotto le stime governative di una crescita dello 0,8% per l’anno in corso.
Alitalia – Dopo la richiesta da parte di Susanna Camusso di tre giorni di riflessione sulla proposta di ricollocamento messa in campo dal Governo sugli esuberi della nuova Alitalia targata Etihad, il Ministro Lupi è passato all’attacco: “L’accordo è valido anche senza la firma della Cgil, con l’80% dei lavoratori rappresentati dalle altre sigle sindacali”.