Politica interna
Mose – Bufera giudiziaria sul Mose, l’enorme struttura di dighe mobili che dovrebbe proteggere Venezia dall’acqua alta. Nell’inchiesta della procura di Venezia sono finiti imprenditori, manager e politici. Sono 35 le persone raggiunte dai provvedimenti cautelari, che devono rispondere, a vario titolo, dei reati di corruzione, finanziamento illecito ai partiti e frode fiscale. Il sindaco della città Giorgio Orsoni, eletto con il centrosinistra, è ai domiciliari. Il gip ha chiesto la custodia cautelare anche per Giancarlo Galan, ex presidente della Regione Veneto e attuale parlamentare di Forza Italia.
Governo – Dopo il terremoto giudiziario sul Mose, il presidente del Consiglio Matteo Renzi, che ha incontrato Raffaele Cantone per definire il problema legato al ruolo del commissario anticorruzione nella vicenda dell’Expo, sta valutando l’opportunità di elaborare il testo di un nuovo disegno di legge anticorruzione da presentare in Senato su falso in bilancio, riciclaggio e prescrizione.
Politica estera
G7 – L’inaugurazione del vertice del G7, che si è aperto a Bruxelles, ha avuto al centro dell’agenda la questione dell’Ucraina, la richiesta alla Russia di fare marcia indietro sulla Crimea e dai territori orientali e l’incoraggiamento per un incontro in tempi brevi tra il presidente russo Vladimir Putin e il nuovo presidente ucraino Petro Poroshenko. Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama si è impegnato a difendere la libertà in tutta Europa e a impedire che “le oscure tattiche del secolo scorso definiscano anche il nuovo”.
Siria – Il trionfo annunciato del presidente siriano Bashar Assad nelle elezioni presidenziali si è compiuto secondo copione. Infatti il leader siriano ha ottenuto l’88,07% dei voti. Intanto nel Paese sconvolto dalla lunga guerra civile si continua a combattere e a morire.
Economia e Finanza
Fisco – Il governo chiederà al Senato il voto di fiducia sul decreto Irpef. Tra le novità introdotte, il rinvio del pagamento della Tasi al 16 ottobre nei Comuni che non hanno deliberato l’aliquota, mentre l’estensione del bonus da 80 euro alle famiglie numerose monoreddito con redditi superiori al tetto dei 26 mila euro previsto dal decreto è rimandata alla legge di Stabilità per il 2015. Intanto la Corte dei conti ha rilanciato l’allarme sulla pressione fiscale e contributiva che attanaglia l’Italia, ostacolando la ripresa.
Industria – Il Centro studi di Confindustria ha lanciato l’allarme sul rischio di declino industriale in Italia. Infatti dal 2001 sono state perse 120 mila fabbriche e un milione e 100 mila occupati. La fetta italiana della produzione mondiale è scesa al 2,6%, perdendo posizioni nella graduatoria dei Paesi manifatturieri e scivolando all’ottavo posto, superata dal Brasile.