Quirinale 1 – Si amplia la maggioranza che dovrebbe portare Sergio Mattarella al Colle. Dopo una giornata di trattative e ultimatum, Renzi rivolge un appello ai partiti perché eleggano “il galantuomo Mattarella”. Le parole del presidente del Consiglio centrano nel segno e l’opposizione rinuncia al muro contro muro. Forza Italia annuncia l’intenzione di entrare in Aula per il quarto scrutinio e votare scheda bianca, ma nel partito le acque sono parecchio agitate: decine di grandi elettori azzurri sarebbero pronti a seguire Renzi, mettendo così in dubbio la leadership di Berlusconi. Cambio di linea per Area popolare e Ncd: dopo l’avvertimento di Renzi, Alfano si muove verso il sì a Mattarella, rischiando però di spaccare il suo partito (i capigruppo Sacconi e De Girolamo hanno minacciato di dimettersi). I Cinquestelle si autoescludono dalla partita e decidono di votare Imposimato ancora alla quarta chiama, anche se Luigi Di Maio non esclude colpi di scena.
Quirinale 2 – L’uomo del momento, Sergio Mattarella, ieri ha parlato al telefono sia con Berlusconi sia con Alfano, ma è la prudenza a dominare una viglia carica di attese. Stamattina le votazioni inizieranno alle 9:30: al quarto scrutinio il quorum si abbassa a 505 voti, e cioè la maggioranza assoluta dell’assemblea. Il giudice costituzionale, che per scaramanzia non ha scritto il discorso di insediamento, già a fine mattinata potrebbe essere eletto capo dello Stato e succedere così a Giorgio Napolitano.
Politica estera
Grecia – È braccio di ferro tra il nuovo governo di Alexis Tsipras e la Ue. Il primo incontro tra il ministro delle Finanze greco Varoufakis e il presidente dell’Eurogruppo Dijsselbloem è andato talmente male che la Grecia ha annunciato che non tratterà con la Troika che, al termine dei colloqui, Varoufakis ha definito “illegale”. Dijsselbloem ha ricordato che una decisone sul debito greco andrà presa entro febbraio quando, senza 7 miliardi di prestito internazionale, Atene comincerebbe a faticare per pagare gli interessi sulle tranche precedenti. Ma il governo di Tsipras è pronto allo scontro e rifiuta di ricevere altri prestiti se prima non ne verranno rinegoziate le condizioni. In un’intervista a Il Messaggero l’ex presidente Bce Jean-Claude Trichet ammonisce Atene sulla questione debito e dice che è ingannevole far credere che l’euro sia la causa dei loro guai.
Usa – Mitt Romney non si ricandiderà alla Casa Bianca nel 2016. Lo annuncia lui stesso durante una conference call con i suoi sostenitori. L’avversario di Obama alle presidenziali del 2013 si è arreso, intimidito dalla reazione negativa del Partito repubblicano e dalla forza della campagna elettorale avviata da Jeb Bush. Ma la sua non è un’uscita di scena definitiva: Romney non si consumerà in un’altra campagna e se Jeb vincerà nettamente le primarie, la cosa sarà finita lì. Ma se gli elettori dimostreranno di averne avuto abbastanza della dinastia Bush, le cose potrebbero ancora cambiare.
Economia e Finanza
Istat – Passo importante per uscire dalla crisi: la disoccupazione scende al 12,9% (-0,4 rispetto a novembre ma +0,3 rispetto a un anno fa) e cresce l’occupazione (+0,2 su mese e +0,3 su base annua). Per l’Istituto di statistica sono 93 mila, solo a dicembre 2014, i cittadini che hanno trovato un impiego. E l’inversione di tendenza c’è anche su base annua, con un aumento di 109 mila occupati. Ma è l’economia nel suo insieme a dare cenni di risveglio: le stime positive riguardano anche consumi e industria.
Voluntary disclosure – Otto mesi di tempo per far rientrare i capitali dall’estero. Con la pubblicazione ieri da parte dell’Agenzia delle entrate delle istruzioni del modello definitivo è partita la voluntary disclosure: i contribuenti che hanno capitali all’estero non denunciati nella dichiarazione dei redditi avranno tempo fino al 30 settembre per mettersi in regola. Dovranno autodenunciarsi e chiarire la propria posizione all’Agenzia delle entrate: in cambio, potranno sanare la propria posizione pagando tutte le tasse evase. I contribuenti che usufruiranno di questa misura beneficeranno di una riduzione delle sanzioni pecuniarie fino al 50% e dell’esclusione dalle sanzioni penali (ad eccezione dell’emissione di fatture false).