Politica interna
Riforme – Ieri nell’aula del Senato è andata in scena un’altra giornata di insulti, risse, proteste contro i “pianisti” che votavano al posto degli assenti e agguati falliti al testo della riforma. Comunque sia, concluse le votazioni sui singoli articoli, oggi con il voto finale cala il sipario sulla riforma costituzionale che verrà così approvata in prima lettura. L’ultimo brivido sarà legato all’atteggiamento dei dissidenti di Forza Italia che fanno capo a Fitto e che potrebbero far mancare i loro voti per prendere le distanze in modo plateale dalla linea filo-Renzi imposta dal leader Berlusconi. Certo il testo del governo ha schivato abilmente gli 8000 emendamenti che lo attendevano al varco, ma il prezzo di questa battaglia vinta al Senato potrebbe presto essere presentato a Renzi: Forza Italia sembra decisa a non concedere tregua al governo sul tema della mancata crescita economica mentre i grillini si preparano a dare battaglia su un’altra riforma fondamentale che sta per avviare il suo iter, quella della giustizia
Politica estera
Iraq – Da giorni le milizie estremiste sunnite in Iraq hanno intensificato l’offensiva contro l’enclave curda nel Nord del Paese: la violenza degli estremisti islamici ha messo in fuga dai villaggi 100.000 profughi cristiani. Gli Usa stanno valutando la possibilità di bombardamenti aerei mirati contro le colonne armate dell’Isis e il contestuale invio di aiuti paracadutati ai civili in fuga.
Guerra commerciale – Il blocco dell’ import deciso da Putin in risposta alle sanzioni Usa e Ue è cominciato ufficialmente ieri e dovrebbe durare un anno. Tra i paesi europei più colpiti, l’Italia è al decimo posto, con un danno stimabile intorno ai 250 milioni e riferibile in gran parte al comparto agroalimentare. Il blocco, è quanto sperano gli esperti di Mosca, dovrebbe scatenare una sommossa degli imprenditori occidentali contro i rispettivi governi
Economia e Finanza
Richiamo di Draghi – L’Italia deve realizzare riforme strutturali che incidano sulla crescita economica perché l’incertezza scoraggia gli investimenti. Questo in sintesi il monito che Mario Draghi ha indirizzato al nostro Paese nella consueta conferenza stampa che segue le riunioni del direttorio della Bce. Nonostante il richiamo ufficiale, i rapporti tra Renzi e Draghi sono di reciproco apprezzamento per il lavoro che entrambi stanno portando avanti su fronti diversi e tra l’esecutivo, Banca d’Italia e Bce i canali di comunicazione restano sempre aperti.
D’altra parte sui conti pubblici il governo ci tiene ad offrire un’immagine di compattezza e così ieri Padoan, in audizione alla Camera, ha ribadito che ci sono spazi sufficienti nel bilancio pubblico per evitare una manovra correttiva dei conti attraverso tagli alla spesa, mentre Cottarelli, commissario alla spending review, smentendo voci di sue possibili dimissioni, ha consegnato al governo il rapporto sulla razionalizzazione delle municipalizzate
Alitalia – Fiumicino rischia lo stallo alla vigilia del weekend che precede la settimana di Ferragosto, causando enormi disagi ai viaggiatori. Infatti è in atto la protesta del personale tecnico di Alitalia in servizio a Roma e a partire da oggi buona parte degli addetti potrebbe presentare un certificato medico e astenersi dal lavoro. Immediate le reazioni del ministro Lupi e del Garante per gli scioperi contro quello che viene definito un attentato ai diritti dei cittadini-utenti in sfregio alla legge che disciplina il diritto di sciopero. La protesta dei lavoratori dello scalo trae origine dal previsto taglio di dipendenti conseguente alla fusione con Etihad, che proprio oggi arriva al passo finale con la firma da parte dei due vettori aerei. A sorpresa, alla presidenza della nuova compagnia dovrebbe insediarsi Luca Cordero di Montezemolo.