Riforme: Ieri il Premier Matteo Renzi ha presentato una lettera destinata al M5S contenete le 10 controdeduzioni alle osservazioni che i grillini avevano mosso ai 10 punti sulle riforme proposti dal Pd. La seconda risposta dei 5Stelle arriverà proprio oggi, ha affermato Luigi Di Maio. Nel frattempo la riforma del Senato e del Titolo V ha debuttato in aula: le prime votazioni inizieranno giovedì mattina, con uno slittamento dopo il 30 luglio per il voto finale.
Berlusconi: Oggi nella sede di Forza Italia si terrà una riunione dei gruppi parlamentari per fare il punto sulle riforme. La scelta di Silvio Berlusconi – in attesa del verdetto sul caso Ruby – rimane chiara: assicurare a Renzi il voto maggioritario del suo partito, nel rispetto del “patto del Nazareno”.
Expo: Il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni è da ieri indagato dalla procura di Busto Arsizio per “induzione indebita a dare o promettere utilità”. Maroni, infatti, avrebbe esercitato pressioni all’interno di società controllate dalla Regione per far ottenere due importanti incarichi a due donne – Mara Carluccio e Maria Grazia Paturzo – sue “fedelissime”. Oggi il governatore sarà in Regione per chiarire la vicenda.
Politica estera
Ue/1: In risposta alle critiche lanciate da alcuni paesi dell’est, il Premier Matteo Renzi ribadisce con fermezza la volontà di candidare il Ministro degli Esteri Federica Mogherini alla carica di Alto rappresentante dell’Unione. Secondo un articolo pubblicato sul Financial Times, gli alti rappresentanti politici di Lettonia, Estonia, Lituania e Polonia avrebbero accusato la Mogherini di mantenere una linea filo-Putin e chiesto il blocco della candidatura a Ministro degli esteri dell’Ue. Sarebbero due i motivi degli attacchi: la visita della Mogherini a Vladimir Putin e l’invito dello stesso al vertice Asem che si terrà a Milano a ottobre. Il Ministro ha negato ogni accusa, ricordando anche l’incontro con il presidente ucraino Poroshenko e sottolineando che l’invito per l’Asem era già stato spedito a Putin da Barroso e Van Rompuy.
Ue/2: Oggi a Strasburgo si voterà per la nomina del Presidente della Commissione Europea, che vedrà molto probabilmente la sostituzione di Josè Maria Barroso con il favorito Claude Juncker. Tra le priorità del futuro Commissario vi saranno i rapporti tra Bruxelles e Mosca, le nuove regole della flessibilità del calcolo dei deficit, e il Trattato di libero scambio fra Europa e Stati Uniti.
Medio Oriente: Mentre proseguono i raid dei caccia israeliani sulla Striscia di Gaza, il presidente egiziano Al Sisi, presente ieri al vertice della Lega Araba, ha avanzato la richiesta di cessare il fuoco, sospendendo tutti gli attacchi, gli omicidi mirati e i razzi. Il leader di Hamas Ismail Haniyeh e il premier israeliano Benjamin Netanyahu hanno condiviso la proposta dell’Egitto, che “congelerebbe” la situazione, senza tuttavia risolverla.
Economia e Finanza
Draghi: Ieri il Presidente della Bce Mario Draghi è intervenuto sulla questione della flessibilità nei vincoli di bilancio nazionali, sottolineando l’importanza di rilanciare la crescita economica e mostrando preoccupazione per l’alta disoccupazione presente in tutta Europa. Ma secondo Draghi la flessibilità non basta, è necessario più rigore (più “riforme strutturali”, più sostegno alle pmi), proprio quel rigore già richiesto dai paesi nordeuropei, Germania in testa, poiché i rischi di una crescita moderata – oltre a un leggero ribasso del Pil all’1% nel 2014 e all’1,5% nel 2015 – potrebbero diventare di tipo “geopolitico”.
Recessione: Secondo i dati Istat del 2013, gli indigenti sarebbero aumentati di 1,2 milioni, salendo a 6 milioni (9,9% dell’intera popolazione). La disoccupazione è passata dal 23,6% del 2012 al 28% e i poveri assoluti sono arrivati a 3 milioni.