Politica interna
I partiti – All’orizzonte della Lega si fa sempre più concreta l’ipotesi di un doloroso addio. Matteo Salvini è netto: o Tosi si schiera con Zaia o è fuori dal partito. Dal canto suo, il sindaco “ribelle” è a un passo dal correre da solo: l’ultimatum del segretario scade alla mezzanotte di lunedì e lui non ha nessuna intenzione di abbassare la testa. Per stabilire lo scacchiere delle alleanze in vista delle prossime Regionali, ieri Salvini ha incontrato Berlusconi: Forza Italia sosterrà Zaia ma chiede cambiamenti in Liguria e Toscana. Tra i due leader non è scattata l’alchimia e le cautele restano altissime. In casa azzurra, per l’ex Cavaliere, che ieri ha concluso il periodo ai servizi sociali, alle preoccupazioni di natura penale se ne aggiunge una “civile”: il frondista Raffaele Fitto, per difendersi dopo i recenti scontri con il leader, è pronto a ricorrere per vietare l’uso del logo di Forza Italia alle Regionali.
Le riforme – Pugno di ferro di Matteo Renzi nei confronti della minoranza del Pd. Il premier marcia spedito sulla legge elettorale e spiega che non cambierà. E se tutto il partito non si convincerà al voto favorevole, è convinto che una parte di Forza Italia si schiererà per il sì. Pierluigi Bersani è sul piede di guerra e definisce Renzi un ingrato. Essendo almeno una trentina i senatori dissidenti dem, è chiaro che nessuna riforma costituzionale potrebbe passare senza un accordo interno. Su giustizia e lavoro, il segretario del Nuovo centro destra Angelino Alfano, intervistato dal Corriere della Sera, chiede al premier di isolare la sinistra Pd: Renzi non deve far prevalere conservatori e giustizialisti. Intanto, si riapre la battaglia infinita sulle intercettazioni, dopo quelle pubblicate ieri tra Berlusconi e Tarantini. È pronto da far passare alla Camera un emendamento a firma dell’Ncd Pagano che chiede di inserire subito la questione nel ddl sulla diffamazione.
Politica estera
Libia – Frontex, l’Agenzia europea che si occupa degli sbarchi di migranti sulle coste del Vecchio Continente, lancia l’allarme: in Libia sono un milione i disperati pronti a partire e ad affrontare le acque del Mediterraneo per approdare in Europa. Il ministro degli Esteri Gentiloni dice no a inutili allarmismi ma chiede più impegno agli altri Paesi dell’Unione. E di una possibile collaborazione tra Italia ed Europa sul fronte immigrazione ha parlato anche Bernardino Leon, l’inviato dell’Onu che media per trovare un accordo tra le fazioni libiche. L’idea è presidiare insieme il mare davanti al Paese nordafricano, una misura che, secondo Leon, avrebbe l’appoggio pieno delle Nazioni Unite.
Isis – Nimrud, l’antica capitale del regno dell’Assiria, costruita circa 2900 anni fa, è sotto l’attacco di trattori, camion e ruspe dello Stato Islamico, che intende ridurre in polvere il “simbolo pagano”. Secondo fonti locali, i miliziani hanno prima saccheggiato la Cittadella, portando via quanto potevano per l’autofinanziamento, e poi hanno raso al suolo il resto.
Economia e Finanza
Grecia – Torna a salire la tensione tra Bruxelles e Atene, che appare sempre più in difficoltà nel rispettare le scadenze per il rimborso dei finanziamenti ricevuti. Ieri il ministro delle Finanze greco Varoufakis ha inviato al presidente dell’Eurogruppo un documento di undici pagine in cui illustra sei nuove misure che il governo ellenico intende adottare per risanare i conti pubblici del Paese. Tra queste, una riforma innovativa per combattere l’evasione fiscale, il recupero di imposte arretrate mai pagate e risparmi sulla spesa pubblica. Da Bruxelles però fanno trapelare dubbi sulla possibilità che la lettera sia sufficiente per consentire lo sblocco della nuova tranche di finanziamenti già al prossimo Eurogruppo, previsto per lunedì. L’altalena delle vicende greche per ora non preoccupa i mercati, ancora entusiasti dopo il lancio del Qe da parte della Bce. Ieri lo spread Btp-Bund è sceso sotto quota 90 punti: non succedeva dall’aprile 2010.
Segreto bancario – L’ultimo muro dell’opacità fiscale sta per cadere: il Vaticano è pronto a rinunciare al segreto bancario, spinto dalla voglia di trasparenza impressa da Papa Francesco. L’intesa, che dovrebbe andare in porto entro marzo, sarà recepita da un trattato internazionale: per l’Italia si tratterebbe del quarto accordo messo a segno nelle ultime settimane sullo scambio di informazioni bancarie a fini fiscali.
Tlc e tv – La partita delle telecomunicazioni vede muoversi anche la Cassa Depositi e Prestiti e il suo presidente, Franco Bassanini. Dopo la pubblicazione da parte del governo del piano strategico sulla banda ultralarga, gli operatori stanno analizzando tutte le novità rispetto alla versione di qualche settimana fa. Intanto, Bassanini avvia contatti informali prima con Vodafone, poi con Wind ma anche con Telecom. Sulla questione Rai Way e sull’opas lanciata dalla controllata Mediaset, Ei Towers, interviene la procura di Roma che apre un fascicolo senza ipotesi di reato né indagati dopo un esposto dell’Adusbef.