Politica interna
Riforme – Il presidente del Consiglio Matteo Renzi, sull’aereo di ritorno dall’Egitto, ha detto che “è importante che Berlusconi stia al tavolo della riforma elettorale come è stato già a quello della riforma costituzionale. Questo è un elemento di serietà del sistema e sarebbe un segnale importante”. Infatti un nuovo incontro tra Renzi e il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi dovrebbe tenersi in settimana, probabilmente martedì.
Carceri – Il decreto carceri è stato approvato in via definitiva dal Senato e istituisce indennizzi ai detenuti sottoposti a trattamento inumano, stretta sulle misure cautelari, più magistrati di sorveglianza e più agenti penitenziari. Contrari Lega e Movimento 5 Stelle, che hanno parlato di “indulto mascherato”.
Politica estera
Medio Oriente – Israele ha deciso di iniziare a ritirare le truppe da Gaza. Si tratta di una decisione unilaterale, presa dal governo di Benjamin Netanyahu in vista del completamento della distruzione dei tunnel di Hamas che collegano la Striscia con lo Stato ebraico. Ma Netanyahu ha spiegato: “L’esercito israeliano continuerà ad agire a tutta forza per portare a termine la sua missione”. Intanto il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha incontrato al Cairo il presidente egiziano al Sisi e gli ha espresso il sostegno italiano per il piano di pace proposto a israeliani e palestinesi al fine di raggiungere un cessate il fuoco.
Siria – Secondo l’ong Ondus, il conflitto civile in Siria ha ormai superato le 170.000 vittime a partire dal 2011. Infatti nel solo mese di luglio ci sono stati almeno 5.340 morti, tra i quali 1.067 civili, compresi 225 bambini. E le violenze non accennano a diminuire, con il Paese diviso in porzioni di territorio controllate da forze lealiste, ribelli e gruppi armati jihadisti.
Economia e Finanza
Conti – La Ragioneria generale dello Stato ha bocciato due norme del decreto Madia di riforma della pubblica amministrazione, approvato nei giorni scorsi alla Camera. Si tratta del pensionamento di 4.000 insegnanti con le norme di “quota 96” e dell’anticipo del pensionamento dei professori universitari da 70 a 68 anni. Infatti la caduta della crescita allo 0,3% stimata dall’Fmi nel 2014 avvicinerebbe il 3% nel rapporto tra deficit e Pil.