Politica interna
Matteo Renzi – Dopo l’elezione di Sergio Mattarella al Quirinale, il premier tira dritto sulle riforme e, senza esitazioni, avverte Forza Italia: i numeri ci sono anche senza gli azzurri. Tanto più, dopo che otto parlamentari di Scelta Civica, la forza politica fondata da Mario Monti, tra cui il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini, sono entrati nel Pd. Il messaggio che lancia a Forza Italia sembra archiviare ancora una volta il patto del Nazareno ma Renzi vuole lasciare uno spiraglio di prosecuzione del dialogo sulle riforme e si augura che nel partito di Berlusconi alla fine prevalga il buonsenso. Qualche preoccupazione arriva anche dal fronte Ncd, profondamento diviso tra governativi e parlamentari. E lo scontro sembra inasprirsi per le divergenze tra Angelino Alfano e Maurizio Lupi. Per questo, prosegue la ricerca di “nuovi responsabili” dell’opposizione, pronti a sostenere la maggioranza.
Riforme – Il giorno dopo il raggiungimento dell’accordo all’interno della maggioranza sul ddl anticorruzione, il ministro della Giustizia Andrea Orlando spiega come la priorità del governo sia trasformare il falso in bilancio in un delitto vero e proprio, in modo da avere tempi di prescrizione più lunghi e pene più severe. L’accordo convince anche Raffaele Cantone presidente dell’Autorità anticorruzione, che sottolinea come la perfezione si sarebbe raggiunta includendo anche la questione intercettazioni e quella sui termini di prescrizione.
Mentre continua la discussione sulle frequenze tv e sull’emendamento al Milleproroghe che cancellerebbe gli sconti per Rai e Mediaset, si fanno insistenti le voci sull’imminente impegno di Matteo Renzi sul dossier che riguarda la tv pubblica. L’obiettivo del premier è chiaro da tempo: mettere un filtro tra la politica e la Rai.
Politica estera
Ucraina – Vertice a tre, a porte chiuse e senza delegazioni, tra il presidente russo Vladimir Putin, il suo omologo francese François Hollande e la cancelliera tedesca Angela Merkel per tentare di risolvere le divergenze sulla gravissima crisi ucraina. I colloqui, definiti “concreti e costruttivi”, si sono conclusivi a tarda sera senza un accordo definitivo. I tre si risentiranno domani per stilare un documento comune: secondo fonti del governo di Mosca, sarebbe in preparazione un testo per l’attuazione degli accordi di Minsk. Intanto, alla conferenza di Monaco la Nato frena sull’ipotesi Usa di fornire armi a Kiev: non è una soluzione, meglio il dialogo con la Russia. Ne è convinta anche Federica Mogherini, Alto rappresentante Ue per la politica estera, che, intervistata da la Repubblica, spiega come si è arrivati alla proposta di pace europea.
Isis – Lo Stato Islamico ha affermato che i raid aerei giordani in Siria avrebbero ucciso Kayla Jean Muller, la cooperante americana 26enne rapita nel 2013. La Casa Bianca, che non aveva mai rivelato il nome della giovane, si dice preoccupata ma non conferma la morte della ragazza. Amman è convinta che la dichiarazione del Califfato sia solo propaganda e conferma la prosecuzione delle operazioni militari contro i jihadisti.
Economia e Finanza
Grecia – Il tour europeo del ministro delle Finanze greco Yanis Varoufakis è terminato con un nulla di fatto. Ieri all’Aja il presidente dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem ha detto no a prestiti ponte, commentando le prime proposte presentate finora dall’esecutivo greco che mirano ad archiviare l’impopolare programma di aiuti per negoziare un piano più leggero. Dopo la fredda accoglienza ricevuta nelle capitali, il negoziato si preannuncia lungo e complesso e la riunione straordinaria dell’Eurogruppo, in programma mercoledì prossimo, sarà un primo passo per capire come procedere nei prossimi mesi, ha sottolineato Dijsselbloem. Intanto, Standard & Poor’s declassa il rating della Grecia a B-.
Fisco – Il 730 precompilato, che interesserà 20 milioni di contribuenti, è pronto al debutto: l’Agenzia delle entrate metterà online il modello dal prossimo 15 aprile. Restano ancora alcuni problemi da risolvere, tra cui la comunicazione dei dati e la questione privacy. Il primo punto riguarda i software messi a disposizione a imprese e professionisti per garantire la trasmissione dei dati sulla certificazione unica dei redditi. Il secondo è legato alla possibilità per il contribuente di consultare la precompilata presso più Caf e intermediari, con il rischio di accessi indebiti ai dati sensibili, problema che dovrà essere risolto in tempi brevi.