Politica interna
Renzi – Dopo gli input berlusconiani in merito a una svolta presidenzialista, il premier Renzi ribadisce che al momento “le priorità sono altre, ma dopo l’approvazione della riforma del Senato e del Titolo V si può anche ragionare” sull’elezione diretta del capo dello Stato. Dopo questo scambio tra leader si attende di vedere come si comporteranno i senatori berlusconiani in merito alla legge costituzionale (Senato e Titolo V, appunto) che domani arriverà al primo giro di boa in Parlamento. Domani Renzi dovrà trattare seriamente con i capigruppo di FI, Paolo Romani e Donato Bruno. Forza Italia vuole adottare in commissione come testo base un articolato diverso da quello confezionato a Palazzo Chigi. Renzi invece resiste.
Berlusconi – Intervistato da Lucia Annunziata nel corso del programma televisivo In mezz’ora, Silvio Berlusconi ripercorre le tappe della sua vicenda politica, atterrando nel presente: “Il destino ha messo me nelle condizioni di essere l’uomo del grande cambiamento per il nostro Paese”, sostiene. L’ex Cavaliere dichiara di non essere depresso per l’affidamento ai servizi sociali, ma non nasconde di essere in un “momento molto difficile”. E precisa: “Non posso dire che sono allegro e faccio festa, ma è un periodo eroico”. Berlusconi si dice sicuro di riuscire a portare Forza Italia sopra al 25% alle Europee, e unendo i suoi voti a quelli degli altri partiti di centrodestra “compresa la Lega”, il centrodestra tornerà a prevalere sul centrosinistra. Quanto alla successione del partito nelle mani della figlia Marina Berlusconi commenta: “Ha tutte le qualità” per diventare un leader perfetto, “ma spero proprio che non accada. Tuttavia, è una decisione che non riguarda me, ma mia figlia e soprattutto gli elettori perché il leader lo scelgono loro”. Su Renzi Berlusconi si dice “deluso” e pensa che il suo governo non “andrà avanti oltre un anno o un anno e mezzo”.
Lega Nord – Quella di ieri è stata la prima Pontida per Matteo Salvini, neo leader del movimento del Nord. Un battesimo del fuoco a venti giorni dalle Europee. Il prato di fronte al palco è gremito di militanti. Il clima è festoso e il vecchio capo Umberto Bossi sottolinea quello che, secondo lui, è un merito incontestabile della Lega, l’aver “dato ai nostri popoli una coscienza”. Dopo gli interventi anti-euro, anti-riforma del Senato e anti-Renzi, il finale è tutto per Matteo. La novità politica è l’accordo con Marine Le Pen e gli altri partiti antieuropeisti: “Grazie a quell’accordo, in Europa non saremo più in trenta ma in duecento”. Perché è “meglio essere chiamati populisti che fessi”.
Alfano – Dopo gli incidenti tra tifoserie che sabato a Roma hanno portato al grave ferimento in un tifoso romanista, il ministro dell’Interno Angelino Alfano ha affidato a Twitter intenti e convinzioni: “Su episodi di violenza nello sport giro di vite fortissimo: sto pensando a rafforzamento Daspo e Daspo a vita”. E ancora: “Quelli che vanno in giro con spranghe e catene sono delle belve e vanno arrestati”. “Le tifoserie italiane sono sane. Episodi di violenza a causa di mele marce”.
Politica estera
Ucraina – Dopo il rogo che ha provocato più di 40 vittime, una nuova giornata di battaglia si è consumata ieri a Odessa, la storica città del Mar Nero, dove la tragedia della Casa del sindacato continua a essere terreno di tensione e accuse tra Mosca e Kiev. Nel secondo giorno di lutto nazionale, una folla di oltre mille separatisti si è radunata davanti alla sede della polizia reclamando il rilascio dei 160 arrestati per i tafferugli. La protesta si è presto trasformata in un assalto concluso con la liberazione di una settantina di arrestati. È la riprova che Kiev non ha il pieno controllo nel sud-est. L’ha ammesso anche il premier ucraino Yatseniuk, volato a Odessa per parlare con le autorità locali.
Irlanda – Uno degli artefici della pace in Irlanda del Nord è uscito ieri sera da un commissariato di Belfast dopo aver passato cinque giorni agli arresti. Gerry Adams, leader dello Sinn Fein, il partito cattolico indipendentista, era accusato di essere il mandante dell’omicidio di Jean McConville, uccisa dall’Ira nel 1972 perché considerata erroneamente un’informatrice della polizia. Adams ha sempre negato di aver avuto a che fare con il delitto. Ieri, dopo il rilascio, il capo dello Sinn Fein ha definito il suo arresto “politicamente motivato”, allo scopo di danneggiare il partito nelle elezioni europee e amministrative del prossimo 25 maggio.
Economia e Finanza
Padoan – Il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan cerca di rassicurare gli italiani dal palco della trasmissione televisiva di Rai 3 Che tempo che fa: “I dubbi del Senato mi sembrano non molto solidi. Le coperture per il decreto Irpef ci sono. Mi aspetto sorprese positive per la seconda metà dell’anno: l’Italia sta cambiando, i suoi squilibri verranno sanati”. Padoan si rivolge al pubblico nazionale, ma anche agli interlocutori europei, in particolar modo ai ministri delle finanze dell’Eurozona, che attendono da oggi il collega italiano nei vertici dell’Eurogruppo-Ecofin, e alla Commissione Europea che in primavera dovrà stilare le previsioni sull’andamento dell’economia italiana.
Export – Difficile accesso al credito per l’export, scarsa diffusione dei servizi Ict, poche infrastrutture intermodali: sono questi i nodi critici che fanno dell’Italia solo il 47° Paese al mondo per grado di apertura agli scambi commerciali. La classifica del World Economic Forum attribuisce piazzamenti decisamente migliori ai nostri competitor di sempre: al sesto posto la Gran Bretagna, al decimo la Germania, al 21° la Francia e al 27° la Spagna.