Politica interna
Verso le regionali – Salvini chiude la porta a Tosi, domani scade l’ultimatum e il sindaco deve decidere: dentro o fuori dalla Lega. Ma Tosi, anziché arretrare, sembra invece rilanciare: è pronto ad andare fino in fondo, e cioè alla scissione. In tal caso ci sarebbero già cinque parlamentari pronti a seguirlo. Ieri Salvini era a Genova per la campagna elettorale e ha dovuto subire l’ennesima contestazione da parte dei centri sociali, verso i quali il segretario ha manifestato una certa insofferenza dicendosi stufo di attacchi squadristi che lo costringono ormai a tenere comizi blindati.
In Forza Italia si fa sempre più decisa la posizione di Fitto che minaccia addirittura azioni legali contro le epurazioni e i commissariamenti in atto nel partito.
Nel Pd Renzi prepara una piccola rivoluzione: le primarie resteranno per i candidati alle cariche di sindaco o governatore di regione. Le cariche di partito saranno invece scelte solo dagli iscritti al Pd, un riconoscimento ai militanti tesserati che intende accontentare la minoranza.
Politica estera
Diritti civili – Ieri in America si celebrava la marcia che cinquant’anni fa segnò una svolta nella battaglia per i diritti civili dei neri americani. Il presidente Usa, sul ponte di Selma, in Alabama, sprona l’America: quella lunga marcia non si è ancora conclusa, nonostante i progressi in tema di razzismo il nostro lavoro non è ancora finito. E quasi a sottolineare la verità delle parole di Obama, è arrivato l’ennesimo episodio di sangue destinato a gettare nuovamente la polizia nella bufera delle polemiche: un altro ragazzo nero disarmato è stato ucciso dagli agenti nel Wisconsin.
– I servizi segreti hanno annunciato la cattura dei presunti autori e organizzatori del delitto. Sono di origine caucasica e le indagini sembrano condurre alla pista dell’integralismo islamico in Cecenia. Ma i dissidenti sono scettici sul fatto che si arrivi a far luce su movente e mandanti dell’ omicidio.
Libia – A proposito della proposta Onu di sorvegliare le coste libiche dispiegando un “cordone di sicurezza in mare”, Mogherini appoggia l’eventuale invio di navi ma in questo caso sarebbe opportuno avere un interlocutore unico in Libia, cioè un governo d’unità nazionale che però per il momento non sembra affatto affacciarsi all’orizzonte nel breve termine. Per Casini, intervistato dal Messaggero, il dialogo deve essere accompagnato dal blocco delle navi che portano flussi di armi alle fazioni protagoniste del conflitto e dallo stop alle nostre importazioni di greggio. Prodi, intervistato dal Corsera, considera un suo eventuale impegno in qualità di mediatore come ormai superato dai fatti e mette in guardia sulla situazione in Libia, divenuta delicata al punto che un intervento militare adesso potrebbe scatenare una guerra come quella in Iraq.
Economia e Finanza
Crisi greca – È con apprensione, ma anche un filo di ottimismo, che il governo Tsipras attende domani la risposta dell’Eurogruppo alla lettera con le 7 riforme annunciate dalla Grecia. Si conta sulla “sponda” di Juncker per superare la diffidenza di Berlino. Il ministro Varoufakis, intervistato oggi dal Corsera, garantisce che Atene non chiederà altri prestiti e confida che il negoziato possa proseguire proficuamente nelle sedi Ue di Bruxelles, evitando così di avere nuovamente “in casa” gli uomini della Troika (Ue, Bce, Fmi).
Misure per la crescita – Delrio (intervistato da La Stampa) annuncia l’arrivo di nove miliardi di fondi europei per il Mezzogiorno e spiega che il governo sta lavorando a misure contro la povertà. Allo studio anche un’unica local tax destinata a sostituire quelle in vigore che per Padoan avrà l’effetto di semplificare la vita ai contribuenti. Il tesoretto ricavato dal vorticoso calo dello spread potrebbe servire a bloccare l’aumento dell’Iva che dovrebbe scattare dal prossimo anno.
Lavoro – Contratto a tutele crescenti con relativi forti sgravi fiscali per le imprese, nuovi ammortizzatori sociali e nuovo articolo 18: il pacchetto di provvedimenti che costituisce il Jobs Act è in vigore a tutti gli effetti; il decreto attuativo è stato pubblicato ieri sulla Gazzetta Ufficiale. Ottimista Renzi, per il quale le nuove assunzioni supereranno i licenziamenti.