Riforme – Rischia di rallentare la sua corsa il disegno di legge del governo sulle riforme istituzionali. Infatti, nonostante Matteo Renzi e Silvio Berlusconi abbiano richiamato i loro parlamentari a rispettare i tempi e a non ostacolare il cammino delle riforme, i tempi si stanno allungando e le votazioni rischiano di far slittare il primo via libera al provvedimento. Il primo scoglio è rappresentato dai circa 7.800 emendamenti presentati soprattutto da Sel e dai dissidenti di Forza Italia. Intanto si svolgerà in giornata il secondo incontro tra Pd e M5S sulla riforma della legge elettorale.
Prodi – L’ex presidente del Consiglio Romano Prodi, in tribunale a Napoli, ha testimoniato al processo sulla presunta compravendita di senatori che avrebbe fatto cadere il suo governo nel 2008. Prodi ha affermato: “Se fossi stato informato di vicende precise, a quest’ora sarei ancora presidente del Consiglio”.
Politica estera
Ue – Il giorno dopo l’elezione di Jean-Claude Juncker a presidente della Commissione europea, si profila un rinvio ad agosto della decisione sulle nomine ai vertici delle istituzioni comunitarie. Infatti, nel vertice in corso a Bruxelles, a dividere gli Stati membri è la candidatura dell’italiana Federica Mogherini ad Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune. Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha dichiarato: “L’Italia chiede soltanto rispetto, non una posizione o l’altra”.
Medio Oriente – Quattro bambini palestinesi tra i 9 e gli 11 anni sono rimasti uccisi mentre giocavano sulla spiaggia di Gaza, colpiti da un missile israeliano. Intanto Israele ha accettato un cessate il fuoco umanitario di cinque ore chiesto dall’Onu. Ma dalla Striscia di Gaza sono continuati i lanci di missili verso le città israeliane e la possibilità di un’invasione di terra appare più vicina. Il premier Benjamin Netanyahu ha ripetuto al ministro degli Esteri Federica Mogherini di volere “una Gaza smilitarizzata”.
Economia e Finanza
Mercati – I segnali di ripresa dell’economia cinese e l’allentamento della tensione relativa alla crisi della banca portoghese Espirito Santo hanno dato la spinta alle Borse, in particolare a Piazza Affari che ha chiuso la seduta con un balzo del 3,17%. In miglioramento anche lo spread tra Btp e Bund che ha chiuso in calo a 162 punti base. Infatti la Cina ha registrato una crescita del 2% nel secondo trimestre rispetto a quello precedente, portando l’aumento del Pil annuo al 7,5%, sopra la media delle previsioni.