Senato – Una pioggia di emendamenti si è abbattuta ieri sulla riforma del Senato. Delle circa 7.500 proposte di modifica, 6 mila vengono da Sel e un migliaio da Forza Italia. E proprio il partito di Berlusconi è attraversato da tensioni interne che ieri sono esplose durante una riunione convocata dal’ex Premier per serrare le fila sulle riforme: “Datemi la vostra fiducia, in 20 anni non vi ho mai deluso. Se ci mettiamo fuori, saremmo irrilevanti”, ha esordito Berlusconi per poi alzare i toni subito dopo: “Basta con le liti fra di noi, che ci hanno fatto perdere voti; d’ora in poi chi lede l’immagine del partito sarà deferito ai probiviri”, ha tuonato poco prima di andarsene, ignorando le mani alzate di alcuni parlamentari che volevano intervenire. Ma all’uscita dalla sala la situazione è degenerata: trovandosi di fronte il dissidente Minzolini, Berlusconi ha ricordato che “da 20 anni fa politica”, incassando il sarcasmo dell’ex direttore del Tg1: “Beh, io è da 35 che ne scrivo…”. Duro botta e risposta anche con Capezzone, che recriminava su un clima in stile Pci all’interno di Fi, mentre col cosentiniano Vincenzo D’anna, di Gal, si è arrivati agli insulti e all’invito ad “andare con Alfano che già ci stai!”. Il Senatore napoletano ha risposto con il motto finiano ‘che fai, mi cacci?’.
E ieri è stata anche la volta di Renzi, che in una riunione in streaming coi parlamentari ha chiesto “lealtà e temi brevi”, perché “se non cambiamo, tradiamo noi e l’Italia”.
M5S – È stato fissato per giovedì l’atteso incontro con il Pd per proseguire il dialogo sulle riforme, con i pentastellati decisi a strappare un sì per quanto riguarda l’introduzione delle preferenze nell’Italicum. E ieri Beppe Grillo è arrivato in Senato per caricare i suoi, annunciando che da settembre Casaleggio “prenderà casa a Roma per seguire da vicino” i parlamentari, ritagliando per se stesso il ruolo di “motivatore”.
Politica estera
Europa – Il popolare Jean-Claude Juncker è stato eletto nuovo presidente della Commissione europea, vincendo le resistenze del Pse e ottenendo alla fine un’ampia maggioranza, 422 sì contro 250 no. Ma decisivo in ultima analisi è stato l’allargamento della coalizione Ppe-S&D anche ai 67 eletti nelle file dei liberali dell’Alde. Il discorso dell’ex Premier lussemburghese ha fatto registrare molte aperture ai socialisti, tra cui il sostegno all’introduzione del reddito minimo. Juncker ha inoltre annunciato un piano triennale per la crescita da 300 miliardi, da approntare entro febbraio 2015, mentre più freddo è stato sulla flessibilità di bilancio, promettendo che “il patto di Stabilità non verrà modificato”.
Ora entrerà nel vivo la partita delle altre nomine, dai commissari fino al ruolo di Ministro degli Esteri europeo: Renzi si sta spendendo per portare a casa l’elezione del capo della Farnesina, Federica Mogherini, ma ci sarebbe un folto gruppo, circa 10 Paesi dell’Est, contrari alla nomina del politico Pd perché considerato troppo vicino alla Russia.
Medio Oriente – Ha retto solo poche ore la tregua unilaterale proclamata da Israele alle 9 del mattino di ieri. Hamas non ha infatti mai interrotto il lancio di razzi da Gaza e così nel pomeriggio Netanyahu ha dato ordine di riprendere i raid aerei, promettendo che “Hamas pagherà per questa scelta. L’offensiva verrà allargata e intensificata”. E c’è stata anche la prima vittima israeliana, un volontario di 38 anni che distribuiva cibo ai soldati è stato ucciso da un colpo di mortaio vicino al confine con la Striscia. Intanto ieri il Ministro Mogherini ha incontrato sia l’omologo israeliano Lieberman che il presidente palestinese Abu Mazen, ripetendo a entrambi che “l’Italia è impegnata per arrivare immediatamente a un cessate il fuoco a Gaza”. L’Italia stanzierà 1,65 mln di euro per l’emergenza umanitaria nell’area.
Russia – Un incidente ancora senza una spiegazione certa alla metrò di Mosca ha causato la morte di 21 persone e il ferimento di altre 150. Le autorità hanno escluso con certezza la matrice terroristica e il sindaco Sobyanin ha anticipato che alcuni funzionari saranno licenziati e incriminati.
Economia e Finanza
Consumi – Prosegue anche a giugno il raffreddamento dell’economia italiana. L’Istat ha comunicato che l’inflazione è cresciuta dello 0,1% rispetto a maggio e dello 0,3% su base annuale. Il tasso d’inflazione ha toccato i minimi dall’ottobre 2009, con prezzi alimentari (-0,6% in un anno) mai così in basso dal 1997. E il Veneto è già entrato in deflazione, -0,1% sull’intero paniere.
Macro Italia – I dati sulle entrate tributarie nel primo semestre vedono un aumento dell’1,1% (+2,55 mld di euro) degli introiti rispetto allo stesso periodo del 2013. In particolare risulta in crescita il gettito tributario (+1,7%), mentre le entrate contributive sono invariate, anche per effetto della riduzione del cuneo fiscale.