Politica interna
Sergio Mattarella – L’ex giudice costituzionale giurerà oggi alle 10 a Montecitorio davanti alle Camere riunite, assumendo così le funzioni di capo dello Stato. Ieri alle 19, le dimissioni dalla Consulta dove Mattarella ricopriva la carica di giudice dal 2011. Il resto della giornata il neo presidente della Repubblica l’ha trascorso lavorando su due fronti: da un lato, studiando il dossier per il suo primo incontro ufficiale, quello con Alexis Tsipras che oggi sarà in visita a Roma; dall’altro finendo di mettere a punto il discorso di insediamento che pronuncerà stamattina. L’intervento di Mattarella si annuncia piuttosto breve e verterà su alcuni punti cardine: prima di tutto, ci sarà un incoraggiamento a proseguire sul cammino delle riforme, indispensabile per ridare credibilità alla politica; poi l’Europa, perché i conti e i patti vanno rispettati; Mattarella affronterà anche il tema sicurezza e il pericolo terrorismo associato alle possibili infiltrazioni fra i migranti. Per quanto riguarda il suo compito, il capo dello Stato ribadirà il ruolo di garante e arbitro attento e imparziale.
Matteo Renzi – All’indomani del successo politico e alla vigilia dell’insediamento di Mattarella, il premier annuncia di voler mettere “il turbo”. E commenta in modo quasi infastidito gli strascichi di polemiche, dentro e fuori la maggioranza, successivi all’elezione del nuovo presidente della Repubblica. Sulle riforme, da quelle istituzionali a quelle economiche, si andrà in fretta. Con o senza Forza Italia, dice Renzi, che continua a uccidere e resuscitare il patto del Nazareno. Il premier ha invitato sia Fi sia il Ncd a non perdere tempo con i problemi di riassetto interno e ha scritto una lettera agli iscritti del Pd facendo leva sul loro senso di responsabilità.
I partiti – Nel Nuovo centro destra e in Forza Italia è sempre più caos. Oggi pomeriggio ci sarà una riunione dei big di Ncd per capire cosa ne sarà del partito di Alfano: al suo interno, si confrontano da una parte gli undici senatori che venerdì scorso hanno firmato il documento pro Mattarella; dall’altra, gli antigovernativi capitanati da Sacconi, De Girolamo, Quagliariello e Cicchitto pronti, in caso di insoddisfazione, a uscire dal governo per andare a ingrossare le fila di Forza Italia. Ma le cose, nel partito dell’ex Cavaliere, non vanno meglio. Nel mirino del “cerchio magico” di Berlusconi c’è Denis Verdini: dopo il fallimento della trattativa sul Quirinale, Toti suggerisce di mettere al suo posto Raffaele Fitto. E mentre Beppe Grillo ringrazia Mattarella ma rifiuta l’invitto alla cerimonia di insediamento, Matteo Salvini lancia la sua campagna acquisti e mira ad attirare nella Lega parlamentari Ncd ed ex M5S.
Politica estera
Ucraina – Alexander Zakharcenko, leader dell’autoproclamata Repubblica di Donetsk, annuncia che nelle prossime settimane saranno arruolati circa 100 mila miliziani da mandare al fronte contro l’esercito ucraino. I combattimenti sono di nuovo aspri, cruenti: si calcola che, da marzo 2014 a oggi, il conflitto abbia provocato oltre 5000 vittime. E mentre la trattativa internazionale è ferma, il New York Times riferisce che Obama sta rivedendo il tema dell’assistenza militare in Ucraina: il fallimento delle sanzioni contro la Russia sta rafforzando quanti appoggiano l’invio di armi offensive.
Isis – Con un documento in formato digitale di un centinaio di pagine, il Califfato torna a minacciare l’Europa e a far propaganda per svegliare le cellule dormienti del Vecchio Continente. In particolare, nel mirino dell’Isis ci sono due Paesi affacciati sul Mediterraneo: Italia e Spagna. The Islamic State 2015, questo il titolo dell’opuscolo, contiene piantine, foto di combattenti e una lunga lista di account Twitter, forse indicazione dei referenti europei. Su una mappa, le ipotesi di un attacco missilistico da Tunisia, Libia e Marocco. Ma gli 007 tranquillizzano: abbiamo un ombrello di difesa.
Economia e Finanza
Riforme – Nuove regole sul fisco, sul riordino dei contratti previsto nel Jobs act e sulla concorrenza. Il testo rivisto e corretto della delega fiscale, che contiene anche la norma salva-Berlusconi, sarà all’esame del Cdm il 20 febbraio insieme al nuovo regime per le partite Iva. Il governo va verso un mix di soglie e percentuali per superare la rigidità della franchigia del 3%, che comunque non coprirà i casi di frode per l’evasione fiscale. Il Cdm ha in programma di approvare anche un altro decreto attuativo della riforma del lavoro, quello che riguarda i codici dei contratti. All’ordine del giorno anche il disegno di legge sulla concorrenza che coinvolge molti settori, dai pedaggi autostradali alle farmacie.
Grecia – Svolta nell’offensiva diplomatica di Atene per attenuare le condizioni sul debito: la Grecia rinuncia a chiederne la cancellazione e propone uno swap (uno scambio) dei vecchi titoli con bond legati alla crescita. Secondo la proposta del ministro delle Finanze ellenico Varoufakis le obbligazioni offerte in cambio sarebbero di due tipi: il primo indicizzerebbe il nuovo debito al tasso di crescita nominale dell’economia greca (più cresce, più paga ai creditori internazionali); il secondo riguarda i titoli nel portafogli della Bce, che Varoufakis ha definito “obbligazioni perpetue”. Continua intanto il tour Europeo di Alexis Tsipras che, dopo Roma, sarà a Parigi e Bruxelles: per ora, non è stato ancora fissato un incontro con la cancelliera Angela Merkel.