Politica interna
Pd – La scossa provocata dall’addio di Sergio Cofferati scuote il Pd. La minoranza dem minaccia ritorsioni nel voto per il Quirinale, mentre in Liguria le Regionali rischiano di trasformarsi in uno scontro fratricida tra democratici e civatiani. Pippo Civati valuta l’addio al partito e nel frattempo promuove una “scissione ligure” contro la candidata renziana Raffaella Paita, studiando assieme a Sel una lista alternativa. A guidarla potrebbe essere proprio Cofferati, ma girano già anche altri nomi: tra questi c’è Carlo Freccero, ex direttore di Rai 4, e Ferruccio Sansa, giornalista del Fatto Quotidiano. Sul fronte Quirinale, presto ci sarà un incontro tra Matteo Renzi e Pierluigi Bersani proprio per trovare la quadra sul nome del candidato. Nel faccia a faccia si ripartirà da Mattarella e Amato, due nomi coi quali Pd e Forza Italia potrebbero raccogliere anche i voti di Nichi Vendola.
Italicum – La mossa a sorpresa della segreteria Renzi è affidata alla vice Deborah Serracchiani: una lettera indirizzata allo Stato maggiore del Movimento 5 Stelle per chiedere di votare l’emendamento alla riforma che gli stessi M5S avevano chiesto di inserire. Un modo per aggirare i veti delle minoranze dem e di Fi. In vista della votazione di domani, oggi Renzi avrà un nuovo delicato confronto con i suoi senatori: sul piatto il tema dei capilista bloccati e delle preferenze. In casa Fi, i pochi che riescono a parlare con Berlusconi lo definiscono “furibondo” per l’apertura nei confronti dei 5 Stelle. Dal Movimento, bocche cucite: una risposta verrà formalizzata nelle prossime ore dopo che i capigruppo si saranno consultati con Grillo e Casaleggio.
Politica estera
Lotta al terrorismo – Un legge comunitaria obbligherà a memorizzare per tre anni i dati e gli spostamenti di chi viaggia in areo. Entro il 2015, questo è l’obiettivo più realistico, entrerà in vigore la nuova normativa europea sul pnr, il personal number record, la scheda individuale di ogni passeggero che le compagnie aeree dovranno mettere a disposizione delle forze dell’ordine. I dati contenuti nel pnr, correttamente analizzati e incrociati, potrebbero essere molto utili sia per la prevenzione sia per eventuali indagini. Resta alto il livello di allerta in Italia: ieri un cittadino pachistano è stato sbarcato a Roma da un volo diretto a Londra poiché viaggiava con passaporto falso e il ministro Alfano ha confermato che gli stranieri espulsi per ora sono nove, tra cui due reclutatori.
Usa – Obama prova a dare una svolta sulle tasse: imposte più alte ai ricchi da ridistribuire al ceto medio in difficoltà, con sgravi fiscali per le famiglie e misure di sostegno sociale: college gratis per quasi tutti e aspettativa di paternità pagata. Il presidente Usa promuove un piano da 320 miliardi in dieci anni, 235 dei quali andranno per il sostegno alle famiglie. Barack Obama rompe così il tabù dell’aumento delle tasse e prova, con il discorso di domani sullo stato dell’Unione, a delineare i contorni della sua eredità politica.
Economia e Finanza
Quantitative easing – Se passa la linea della Bundesbank di caricare il rischio sulle banche nazionali, il Qe sarà un fallimento. È questa l’opinione di Nouriel Roubini, il guru della Nyu che ha appena redatto un rapporto sulle incognite associate all’operazione che potrebbe vedere la luce giovedì. Le opzioni sono tre. Due equivalgono, secondo il report, alla fine dell’Unione monetaria: il decentramento del 100% degli acquisti alle banche nazionali e la ripartizione 50-50 o anche 70-30 tra Bce e banche centrali. La terza proteggerebbe il bilancio dell’Eurotower andando incontro alle richieste della banca tedesca: effettuare gli acquisti sulla base dell’apporto di capitale del singolo Stato al bilancio della Bce ma “pesandoli” per il rischio di credito. Altro punto da definire è l’ammontare dell’operazione, che potrebbe superare i 500 miliardi di cui si è parlato nei giorni scorsi.
Investment compact – Saranno i fondi sovrani mediorientali, le holding cinesi e i fondi di private equity statunitensi i destinatari privilegiati della norma sul tax ruling che domani approda al Consiglio dei ministri all’interno del Dl Investimenti. A chi investe in Italia oltre 500 milioni, un accordo con le amministrazioni pubbliche garantirà il superamento del rischio regolatorio, con il congelamento delle condizioni fiscali e amministrative per tutta la durata dell’investimento. Il decreto delineerà anche il ruolo del consigliere strategico per l’attrazione degli investimenti esteri e la promozione del made in Italy, che il governo potrebbe decidere di affidare a Luca di Montezemolo.