Pd – L’addio di Sergio Cofferati, nell’aria da giorni, si è infine consumato ieri. L’Europarlamentare non ha digerito il silenzio dei vertici del partito dopo le roventi polemiche per le primarie liguri, a suo dire pesantemente inquinate dal centrodestra e dal voto di immigrati arruolati dai militanti della renziana Paita, poi risultata vincente nella consultazione. Mentre l’ex segretario della Cgil si dice pronto a portare in Procura alcuni casi di brogli che potrebbero configurare reati, non si sbilancia invece su una sua eventuale destinazione politica futura e contemporaneamente rispedisce al mittente le richieste di dimissioni dall’Europarlamento, ricordando di essere stato eletto con il meccanismo delle preferenze. Intanto la minoranza Pd rialza la testa- i civatiani hanno annunciato che non sosterranno Paita alle Regionali- e mette in guardia dal rischio di un’emorragia di voti dopo l’uscita di uno dei fondatori del partito. E un sondaggio vede i Democratici arretrare di sei punti rispetto alle Europee, al 34,8%, mentre il M5S sfonda nuovamente la soglia del 20%.
Fi – Prosegue la ‘guerra tra bande’ nel partito e questa volta scende in campo direttamente Silvio Berlusconi che, infastidito per l’ennesimo attacco frontale al Governo da parte di Renato Brunetta, lo invita con una nota scritta a “cambiare atteggiamento”, manifestando anche disappunto per “l’abitudine di attaccare personalmente gli avversari politici”. Piccata ma in tono minore la replica del capogruppo, il quale ha ricordato di avere sempre concordato ogni mossa con l’ex Premier, anche i recenti attacchi per le partite delle riforme istituzionali e del Quirinale.
Politica estera
Terrorismo – Il Ministero dell’Interno ha emanato ieri un decreto urgente di espulsione che va a colpire una decina di soggetti stranieri, presenti sul suolo italiano con regolare permesso di soggiorno. L’intelligence italiana ha accertato contatti con fondamentalisti di Isis e Al Qaida attraverso il web o attività di proselitismo tra i connazionali. Il Viminale starebbe controllando circa 150 persone e altri provvedimenti d’espulsione sono attesi a giorni. Intanto ad Atene sono state arrestate quattro persone sospettate di essere coinvolte nella sparatoria di Verviers, in Belgio, dove la polizia giovedì scorso ha ucciso due presunti jihadisti.
Terrorismo/2 – Nel mondo musulmano non accennano a placarsi le proteste per le nuove vignette di Charlie e la stretta dei Governi occidentali verso le cosiddette cellule dormienti. In Niger otto chiese della capitale Niamey sono state date alle fiamme, con almeno cinque morti, mentre in Algeria migliaia di persone hanno manifestato con slogan antifrancesi e inneggiando ai terroristi: “Je suis Kouachi”.
Economia e Finanza
Russia – Moody’s ha declassato il debito di Mosca da Baa2 a Baa3, portandolo appena un gradino sopra il livello ‘spazzatura’ e mantenendo outlook negativo. Gli analisti, che prevedono per il 2015 una contrazione del Pil russo pari al 5,5%, hanno motivato la decisione con i danni provocati dalle sanzioni occidentali e dal calo dei prezzi del petrolio.
Bce – Dopo il placet di membri del direttivo Bce tradizionalmente rigoristi, l’approvazione del piano di espansione monetaria nel board del 22 gennaio appare oramai scontata, e ora l’attenzione si è spostata sulle modalità operative. La Germania insiste infatti affinché eventuali perdite sulle obbligazioni sovrane acquistate vengano scaricate sulle singole banche centrali nazionali. Altro nodo è la portata degli acquisti: si è parlato di un minimo di 500 miliardi, ma c’è chi ipotizza addirittura una quantità illimitata. Le trattative andranno avanti fino all’ultimo.
Svizzera – Dopo l’abbandono del tetto monetario, che in due giorni ha fatto apprezzare il franco del 30% rispetto all’euro, il Presidente della Banca centrale, Thomas Jordan, è intervenuto personalmente per difendere una scelta presa all’unanimità. Molti hanno criticato il fatto che l’annuncio sia arrivato a mercati aperti, ma per Jordan agire diversamente avrebbe scatenato gli speculatori; ad ogni modo per il banchiere il franco è ora “chiaramente sopravvalutato” e i mercati dovranno trovare il loro equilibrio: “Se la Banca centrale avesse proseguito con la soglia, rischiava di perdere il controllo della sua politica monetaria di lungo termine”. Ieri, nel primo weekend dalla svolta, si sono visti esodi di massa da parte di cittadini svizzeri per fare acquisti nelle cittadine dei Paesi confinanti.