Politica interna
Nomine – In Aula, complici anche le consuete assenze d’inizio settimana, è arrivata un’altra fumata nera sull’elezione dei due nuovi giudici costituzionali. Nonostante il mancato raggiungimento del quorum e qualche franco tiratore, Pd e Pdl rimangono fermi all’accordo raggiunto settimana scorsa e per le prossime votazioni sono intenzionati a sottoporre al Parlamento i nomi di Luciano Violante e Donato Bruno. Si è invece parzialmente sbloccata l’impasse sulle nomine per il Csm, dove sono rimaste vacanti solo due poltrone dopo che ieri sono passate le candidature di Elisabetta Casellati (Fi), Teresa Bene (indicata dal Pd) e dell’ex ministro Renato Balduzzi, deputato di Scelta Civica.
Matteo Renzi – Ha inaugurato l’anno scolastico a Palermo, nella scuola intitolata a Don Pino Puglisi, prete assassinato dalla mafia ventuno anni fa. E oggi il Presidente del Consiglio si prepara a un discorso programmatico in Parlamento, dove ribadirà che questo autunno sarà la stagione delle riforme, che “per avere un senso andranno fatte tutte assieme”, dal Jobs Act alla riforma della scuola, della giustizia e della Pa, tutte già incardinate con decreti o parzialmente attuate. I collaboratori più stretti riferiscono di un Renzi molto determinato sia sul fronte interno, dove “non arretrerò di un millimetro, perché non ho paura”, sia sul fronte europeo: “Il nostro Paese porta in Europa milioni di voti e miliardi di euro. Perciò quello che farà l’Italia lo deciderà l’Italia”. E c’è attesa per la direzione del Pd, che si terrà in serata; Renzi intende completare la squadra all’insegna di una gestione unitaria e nel nuovo direttivo dovrebbero entrare tutte le anime del Pd, tranne i cattolici di Fioroni e l’area di Civati.
Politica estera
Isis – Si sono riuniti a Parigi diplomatici e ministri di 30 Paesi, fra cui dieci arabi, per ratificare la decisione di “combattere il Califfato con tutti i mezzi possibili”. Alla fine della riunione, svoltasi a porte chiuse, non è stato annunciato alcun piano operativo, anche per via di posizioni contrastanti in quanto alle azioni concrete da intraprendere; tuttavia proprio nelle stesse ore sono iniziati i primi voli di ricognizione dei Rafale francesi, probabile preludio ai bombardamenti da parte di Parigi. L’Italia non parteciperà ai raid ma ha già inviato armi, munizioni e “aiuto umanitario, che per noi è una priorità”, ha ricordato il Ministro degli Esteri, Federica Mogherini, la quale ha anche ricordato che l’Italia “ha buone relazioni con tutti i Paesi della regione, il nostro valore aggiunto può essere soprattutto su questo versante”.
Immigrazione – Tra mercoledì e sabato il Mediterraneo sarebbe stato teatro di una serie di stragi causate da più naufragi d’imbarcazioni di migranti. I dati e i contorni dei singoli episodi sono ancora confusi, ma secondo le stime più ottimistiche provenienti dall’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati i morti sarebbero circa 600. Altre fonti stimano invece che sarebbero 500 le vittime solo per il primo dei cinque naufragi accertati, nell’occasione del quale sarebbero stati gli stessi scafisti a speronare deliberatamente l’imbarcazione dove erano stipati i migranti provenienti da siriani, palestinesi, egiziani e sudanesi. Secondo l’Unhcr i morti da inizio 2014 sarebbero 2500.
Economia e Finanza
Macro Italia – L’Ocse ha diffuso dati previsionali che vedono l’Italia- unico Paese del G7- precipitare nella terza recessione dall’inizio della crisi economica. La crescita del Pil nel 2014 sarà infatti negativa di uno 0,4% e nel 2015 dovrebbe essere minima (+0,1%). E non sono incoraggianti nemmeno le nuove stime di Standard & Poor’s, anch’esse riviste al ribasso da +0,5% a “quota zero”. Ma è tutta l’Eurozona, con l’eccezione della Gran Bretagna, a registrare un rallentamento, con il Prodotto che l’anno prossimo, secondo gli analisti di S&P’s, salirà dell’1,1% e non più dell’1,7% preventivato a maggio. E sui nuovi dati è arrivato il commento del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Graziano Delrio: “Non saremo costretti a nessuna manovra aggiuntiva”, ha rassicurato. Tuttavia alcuni quotidiani parlano di un piano del Governo per far fronte al deterioramento dei conti pubblici, che prevede il ritocco verso l’alto delle aliquote Iva, con particolare riferimento a quelle agevolate al 4 e al 10%. Ieri intanto il Governatore di Bankitalia Visco è salito al Quirinale per uno scambio di vedute con Napolitano in vista del G20.
Spending Review – I Ministri stanno presentando a Palazzo Chigi i piani di taglio della spesa, da cui l’Esecutivo conta di ricavare nel 2015 tra i 2 e i 3 miliardi. I dicasteri che avrebbero preventivato i risparmi più cospicui sarebbero lo Sviluppo economico (350 mln su un budget di 12 mld) e le Infrastrutture (300 mln). E il Ministro della Difesa, Roberta Pinotti, starebbe studiando un piano di riduzione anticipata del personale delle Forze Armate di 40 mila unità.