Lavoro – Studenti, precari e sindacati di base sono scesi in piazza in molte città italiane per uno sciopero sociale contro il Jobs act e le politiche del governo. A Milano, Pisa e Padova ci sono stati scontri tra manifestanti e forze dell’ordine. Intanto, dopo la mediazione interna al Pd, è vicina l’intesa nella maggioranza sul Jobs act, con il leader di Ncd Angelino Alfano che ha parlato di “accordo in fase di conclusione”.
Roma – Il sindaco di Roma Ignazio Marino ha visitato il quartiere di Tor Sapienza ed è stato contestato dalla folla, dopo la rivolta degli abitanti contro gli immigrati. Nel quartiere c’è stata tensione anche per il ritorno dei rifugiati che erano stati trasferiti per ragioni di sicurezza. Alla fine i minori sono stati portati di nuovo via in un altro centro d’accoglienza. Anche la direzione romana del Pd ha dato l’ultimatum a Marino.
Politica estera
G20 – La crisi ucraina rischia di diventare il tema dominante del G20, che si terrà oggi e domani a Brisbane. Infatti il presidente russo Vladimir Putin è arrivato in Australia preceduto nel Pacifico da quattro navi da guerra e da un’intervista all’agenzia Tass in cui ha sfidato l’Occidente, dicendo che la Russia è pronta ad affrontare anche un’ulteriore caduta dei prezzi energetici.
Usa – Si è aperto un nuovo caso nelle intercettazioni selvagge compiute dal governo degli Stati Uniti. Infatti il Wall Street Journal ha rivelato che dal 2007 il dipartimento di Giustizia ha intercettato i telefoni cellulari di milioni di cittadini americani con aerei spia per localizzare individui sospetti al centro di indagini federali.
Economia e Finanza
Pil – Crescita bassa in Europa e Italia di nuovo in recessione, unico caso nella zona euro insieme a Cipro. Infatti nel terzo trimestre dell’anno il Pil si è contratto dello 0,1% rispetto ai tre mesi precedenti e dello 0,4% rispetto allo stesso periodo del 2013. L’Istat ha rilevato che dopo 13 trimestri consecutivi di mancata crescita l’economia italiana è tornata ai livelli del 2000.
Alitalia – Via libera della Commissione europea all’accordo tra Alitalia ed Etihad, che rileverà il 49% del vettore italiano diventando il primo azionista. Unica condizione posta è la liberazione di alcuni “slot” per altri operatori presso gli aeroporti di Roma Fiumicino e Belgrado per evitare posizioni dominanti.