Politica interna
Riforma del lavoro – Il giorno dopo il primo voto al Senato sulla legge delega che introduce il contratto a tutele crescenti, grimaldello per scardinare l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, si registra un durissimo botta e risposta tra il Premier e la Cgil, con Susanna Camusso che non ha esitato a paragonare Renzi alla Thatcher, impegnato a costruire “un mercato del lavoro di serie B di cui non abbiamo bisogno”. Camusso non ha escluso uno sciopero generale, se il Governo andrà avanti per la sua strada senza mediazioni, mentre critiche al progetto annunciato dal Governo sono arrivate anche da Cisl e Fiom. E a stretto giro è arrivata la bordata del Presidente del Consiglio: “Noi non pensiamo a Margaret Thatcher, ma a quelli a cui non ha pensato nessuno in questi anni”; la Cgil si è dedicata solo “alle battaglie ideologiche e non ai problemi della gente”.
Silvio Berlusconi – Dopo la condanna definitiva per evasione fiscale nel processo sui diritti tv Mediaset, l’ex Premier torna a sperare in una riabilitazione. La Corte europea ha infatti deciso di esaminare uno dei ricorsi presentati, quello riguardante la “violazione del giusto processo”. Gli avvocati di Berlusconi stimano che in “tre-quattro mesi” si saprà se sarà disposta la revisione del processo.
M5S – La consultazione online per decidere i candidati governatori alle Regionali di Emilia Romagna e Calabria ha visto una bassa partecipazione degli aventi diritto sul portale del Movimento. Giulia Gibertoni, vincitrice in Emilia e già candidata non eletta alle elezioni europee, ha prevalso con 266 voti.
Politica estera
Scozia – Il giorno dopo la netta affermazione degli ‘unionisti’, che hanno prevalso col 55% delle preferenze, il Premier scozzese Alex Salmond si è dimesso: “Il nostro sogno non morirà mai”, ha dichiarato prima di lasciare il passo alla sua vice Nicola Sturgeon. I secessionisti hanno comunque raggiunto l’obiettivo di mettere la devolution al centro del dibattito politico del Regno Unito; il premier Cameron l’aveva promessa prima del voto e a urne chiuse ha ribadito che “la bozza sarà pronta in novembre e andrà in Parlamento a gennaio”. Le maggiori autonomie non riguarderanno però solo la Scozia ma tutti i Paesi del Regno.
Francia – Tramite una lettera pubblicata su Internet, Nicholas Sarkozy ha annunciato il suo ritorno alla politica attiva. Anche se l’Ump non sembra compatto nel sostenerlo, l’ex Premier intende candidarsi prima alla guida del partito e poi all’Eliseo: “Sarebbe una forma di abbandono rimanere spettatore davanti allo sfaldamento della politica in Francia”, ha scritto in vista delle primarie di partito del 29 novembre.
Isis – La riunione del Consiglio di sicurezza Onu ha lasciato intravedere un possibile asse Usa-Iran nella lotta contro Isis, nella misura in cui il Segretario di Stato Kerry ha ammesso che “anche il governo di Teheran ha un ruolo per distruggere lo Stato islamico”. Intanto ai raid aerei statunitensi si sono aggiunti da ieri anche quelli della Francia. Dei cacciabombardieri Rafale hanno infatti effettuato una prima incursione distruggendo un deposito di armi ed esplosivi in territorio iracheno, uccidendo tra l’altro decine di terroristi, così come riferito dal Presidente Hollande.
Economia e Finanza
Fisco – La nuova dichiarazione precompilata dei redditi arriva alla stretta finale e dovrebbe entrare in vigore entro aprile 2015. Ieri infatti il Consiglio dei Ministri ha esaminato il Dl sulla semplificazione fiscale e il testo tornerà ora al vaglio delle competenti commissioni parlamentari; infine è previsto un ultimo passaggio in Cdm per l’introduzione di una norma che riguarderà 30 milioni di lavoratori dipendenti e pensionati e cambierà radicalmente il rapporto col fisco: spetterà infatti all’amministrazione finanziaria raccogliere i dati sui contribuenti, i quali dovranno poi accettare o eventualmente modificare la dichiarazione finale.
Banche – L’asta di finanziamento agevolato della Bce rivolta alle banche del Vecchio Continente ha fatto registrare richieste per 82,6 miliardi, al di sotto delle aspettative. Intanto la Bce ha comunicato che 33 banche hanno rimborsato un totale di 19,9 miliardi di euro concessi nella precedente Ltro, un dato oltre le previsioni il quale fa ritenere a molti analisti che gli istituti di credito abbiano semplicemente effettuato una partita di giro e che dunque la liquidità destinata a nuovi finanziamenti per l’economia reale non aumenterà.