Politica interna
Nomine – Antonio Catricalà, il candidato indicato ufficialmente da Forza Italia per la Corte costituzionale, ha preso atto dello stallo e ha ritirato la sua candidatura: “Spero che il Parlamento possa più facilmente superare le contrapposizioni che hanno finora ostacolato l’elezione dei due giudici costituzionali”. Per Forza Italia l’alternativa più probabile è Donato Bruno, su cui erano già confluiti i voti dei franchi tiratori, che non apprezzano la linea ufficiale del partito di sostegno al governo Renzi per le riforme.
Renzi – Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha confermato il via libera alle primarie del Pd in Emilia Romagna: “I candidati del Partito democratico li scelgono i cittadini con le primarie, non soggetti esterni. In Emilia Romagna vinca il migliore”. Inoltre Renzi ha ribadito la sua fiducia nei confronti dell’amministratore delegato dell’Eni Claudio Descalzi: “Sono felice di aver scelto Claudio Descalzi. Potessi lo rifarei domattina. Io rispetto le indagini e aspetto le sentenze”.
Politica estera
Marò – La Corte Suprema indiana ha dato il via libera al rientro in Italia per quattro mesi di Massimiliano Latorre, uno dei due marò trattenuti in India dal 2012. Latorre era stato colpito da ischemia lo scorso 31 agosto. La Corte Suprema di New Delhi ha richiesto una garanzia scritta per il rientro in India del fuciliere di Marina.
Ucraina – Sono entrate in vigore le nuove sanzioni dell’Unione europea contro la Russia in seguito alla crisi in Ucraina. Anche gli Stati Uniti hanno imposto un nuovo giro di vite nei confronti di operatori russi del settore energetico e finanziario. Intanto è stato deciso di far slittare al 31 dicembre 2015 l’accordo di libero scambio tra Ucraina e Ue.
Economia e Finanza
Europa – L’Eurogruppo, riunitosi a Milano, ha individuato nel taglio delle tasse sul lavoro la via per stimolare consumi, occupazione e competitività nell’Eurozona. Intanto il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha richiamato l’Ue agli investimenti promessi: “Noi rispettiamo il 3%. Siamo tra i pochi a farlo. Dall’Europa dunque non ci aspettiamo lezioni, ma i 300 miliardi di investimenti”. Il commissario europeo per gli Affari economici Jyrki Katainen ha replicato: “Non siamo maestri, stiamo solo interpretando quanto i Paesi stiano rispettando i loro impegni”.
Produzione – La produzione industriale in Italia è scesa a luglio dell’1% rispetto al mese precedente e dell’1,8% rispetto all’anno scorso. L’Istat ha segnalato che l’indice ha valori negativi in tutti i principali comparti. Intanto il debito pubblico ha raggiunto la nuova quota record di 2.168 miliardi.