Politica interna
Lavoro – Renzi è pronto a mettere la fiducia sul provvedimento di delega sul lavoro. Resta da decidere se lasciare il testo base o presentare un emendamento che in queste ore viene discusso con la minoranza del Pd e col Ncd. Il termine ultimo è mercoledì mattina, giorno del vertice europeo sul lavoro. Un voto di fiducia servirebbe a Renzi per presentarsi davanti all’Europa come l’uomo che porta risultati. Domani ci sarà l’incontro con i sindacati per discutere della riforma del lavoro e della possibilità di mettere il Tfr in busta paga. Su quest’ultimo punto lo stesso Renzi dichiara: “La filosofia oggi è protettiva, i soldi arrivano alla fine, ma io la vedo diversamente, un cittadino è un adulto consapevole, non può essere lo Stato a decidere per lui”. Il premier presenterà ai sindacati una soluzione che “grazie alle misure della Bce viene incontro ai lavoratori senza gravare sulla situazione bancaria imprese”.
Lega Nord – Il leader leghista Matteo Salvini qualche giorno fa si è recato nel palazzo romano occupato da Casa Pound. A chi fa domande Salvini replica che “la Lega non fa la schizzinosa: dialoga con tutti”. La visita è stata propiziata da Mario Borghezio, aiutato in passato nella sua campagna elettorale proprio da Casa Pound. Salvini ha definito l’incontro “interessante”, perché “quelli di Casa Pound fanno delle battaglie sociali che Renzi neppure si sogna”. Il faccia a faccia è servito anche a concordare la presenza degli attivisti di estrema destra al raduno anti-immigrazione che la Lega ha in programma il 18 ottobre a Milano.
M5S – Il Movimento 5 Stelle ha negato al sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, la possibilità di salire sul palco della kermesse del prossimo fine settimana al Circo Massimo. L’interessato getta acqua sul fuoco scrivendo su Facebook che “non è importante chi c’è o non c’è sul palco”, poi però rilancia la polemica lanciata una settimana fa contro Grillo, accusato “di avere persone, ma non idee, e di non parlare mai di programmi”. Il dissidio col leader pentastellato si trascina da tempo, e s’incentra sulle “mancate promesse” del sindaco, come quella di non aver chiuso l’inceneritore. Il mancato invito del sindaco sul palco ha suscitato le critiche di molti attivisti: “Siamo delusi e preoccupati – ammette l’avvocato Luigi Piccarozzi -. Il Movimento è diventato un partito dove affiora una strana volontà masochista di autosabotarsi”.
Idv – L’Italia dei valori, senza Antonio Di Pietro, riparte dal centrosinistra. Il rapporto con il Pd e il governo, ha dichiarato il segretario Ignazio Messina alla festa nazionale a San Sepolcro, non sarà “subalterno”. “Siamo orgogliosi della nostra storia e schifati dai nostri errori”, ha aggiunto facendo riferimento alle inchieste che in questi anni hanno coinvolto alcuni esponenti del partito.
Politica estera
Brasile – Il Brasile ha votato per scegliere il nuovo presidente. Dalle 8 locali di ieri le urne si sono aperte per oltre 142 milioni di aventi diritto. Il capo di Stato uscente, Dilma Rousseff, era in testa nei sondaggi con oltre il 40% delle intenzioni di voto, ma è probabile che non raggiungerà la maggioranza del 50% più uno e che quindi si vada al ballottaggio, il 26 ottobre.
Hong Kong – Il governo di Hong Kong ha offerto agli studenti del movimento per la democrazia, che da otto giorni occupano le zone nevralgiche della città, di aprire colloqui sulla riforma costituzionale. A condizione, però, che tolgano l’assedio ai palazzi governativi e i blocchi sulle strade. Gli studenti, che peraltro rischiano di subire la rappresaglia della polizia, replicano che il governo mente, che i dipendenti ministeriali possono già entrare nei palazzi assediati. Il giovane leader della Federazione degli studenti, Alex Chow ha dichiarato di aver avviato “i preparativi per colloqui preliminari con il governo”. Riguardo la fine dell’occupazione, condizione principale posta dal governo di Hong Kong, Chow non dà risposta: “Vediamo prima se il governo rispetterà la promessa di evitare nuovi attacchi contro di noi da parte delle bande filo-cinesi”.
Economia e finanza
Fmi – Il Fondo monetario internazionale ha corretto verso il basso le prognosi di crescita del prodotto interno lordo tedesco per l’anno in corso e per il prossimo. La situazione non migliorerà a meno che il governo tedesco non si decida a lanciare un programma d’investimenti per favorire crescita e occupazione. Secondo l’Fmi la Germania non crescerà più dell’1,9% quest’anno e dell’1,7% nel 2015, bensì solo dell’1,5% in entrambi gli anni. Complici di questa situazione la crisi Russia-Occidente e le guerre mediorientali.
Tasi – Manca poco all’appuntamento con la Tasi: nella maggior parte dei Comuni la nuova imposta va pagata entro il 16 ottobre. Secondo uno studio messo a punto dalla Cisl, in otto capoluoghi tra cui Venezia, per gli immobili con rendita catastale di 500 euro si pagherà di più che con l’Imu 2012. E pagherà anche chi prima non pagava per merito delle detrazioni. In undici città, Milano compresa, l’arrivo del nuovo tributo appesantirà il conto fiscale delle famiglie in maniera notevole anche secondo le ultime elaborazioni del Servizio politiche territoriali della Uil, stando alle quali per una famiglia su due il conto sarà quest’anno più salato dell’Imu 2012.