berlusconi dell'utriPolitica interna
 
Marcello Dell’Utri – La Cassazione ha condannato in via definitiva l’ex senatore di Forza Italia a sette anni di detenzione per concorso esterno in associazione mafiosa. I giudici hanno acclarato che dal 1974 al 1992 Dell’Utri fece da tramite tra alcuni boss della mafia e Silvio Berlusconi, stipulando un accordo che garantiva denaro a Cosa Nostra e protezione all’ex Premier. Già oggi il Ministro della Giustizia chiederà alle autorità del Libano, dove Dell’Utri è ricoverato e piantonato presso un ospedale di Beirut, di dare il via libera all’estradizione.
E dopo la condanna definitiva per frode fiscale di Silvio Berlusconi, che ieri ha cominciato l’affidamento ai servizi sociali presso la clinica di Cesano Boscone, continuano i guai giudiziari per quello che fu il gruppo di fondatori di Forza Italia: Claudio Scajola ha passato la prima notte in carcere dopo l’inaspettato arresto da parte dell’Antimafia. L’ex ministro è accusato di aver favorito la latitanza di Amedeo Matacena, ex forzista poi condannato per concorso esterno in associazione mafiosa: “È assurdo e umiliante mettere in carcere una persona che ha fatto il ministro dell’Interno solo perché ha aiutato a trasferire un amico latitante”, lo ha difeso Berlusconi.
 
Europee – Il Tribunale di Venezia ha accolto il ricorso di uno dei legali che già impugnarono il cosiddetto ‘Porcellum’, accettando di sottoporre la legge elettorale vigente per le elezioni europee al giudizio della Corte costituzionale. In particolare, i dubbi di costituzionalità riguardano la presenza dello sbarramento, fissato alla soglia del 4%, visto che il Parlamento Ue non dà la fiducia a un Governo. In ogni caso la sentenza della Corte non invaliderà le prossime elezioni del 25 maggio, poiché arriverà solo dopo la consultazione elettorale.
 
Matteo Renzi – Dopo le scintille dei giorni scorsi non si placano le polemiche tra il Premier e i tecnici del Senato, rei di aver espresso dubbi sull’esistenza delle necessarie coperture per il ‘bonus 80 euro’, in erogazione dalla busta paga di maggio. Ieri il Premier ha postato su twitter una busta paga tipo, già preparata dal Mineconomia e recante la detrazione da lavoro dipendente, accompagnata dalla scritta: “Le coperture dunque ci sono. Gli 80 euro pure”. In difesa dei tecnici del Senato si è speso ancora una volta Piero Grasso: “Non posso accettare che si metta in discussione la serietà, l’autonomia e l’indipendenza degli uffici del Senato”.
 
Politica estera
 
Russia – Vladimir Putin ha festeggiato la giornata commemorativa della vittoria sul nazismo, presenziando a una parata della Marina in Crimea, fresca d’annessione, e provocando le reazioni piccate della comunità internazionale; una portavoce del dipartimento di Stato Usa ha parlato di gesto “provocatorio e inutile”. E sulla genuinità dell’invito di Putin ai filorussi ucraini e subito rispedito al mittente, affinché sospendessero l’imminente consultazione indipendentista, si addensano i dubbi della diplomazia internazionale. Ieri intanto nuovi scontri sanguinosi si sono verificati a Mariupol, dove l’esercito regolare avrebbe ucciso una ventina di filorussi lanciati all’assalto di una stazione di polizia.
 
Yemen – Dopo l’uccisione da parte delle autorità locali del leader qaedista Sharif Shabwani, ieri un gruppo di terroristi ha attaccato il palazzo presidenziale nella capitale Sana’a, uccidendo almeno cinque guardie. Inoltre il corteo motorizzato del Ministro della Difesa è stato fatto oggetto di un agguato, ma il politico è rimasto illeso. 
 
Economia e Finanza
 
Debito – Prosegue la discesa dello spread Btp/Bund, arrivato ieri fino a 145 punti base, ai minimi da aprile 2011, con un rendimento del 2,89%. Il costo del debito italiano ha beneficiato delle parole di Mario Draghi che, pur lasciando invariati i tassi d’interesse, ha annunciato che, in mancanza di miglioramenti nella zona Euro, la prossima riunione del 5 giugno potrebbe essere l’occasione per inaugurare una nuova serie di misure tese a contrastare la bassa inflazione e l’eccessivo apprezzamento valutario della moneta unica.
 
Portogallo – Standard&Poor’s ha migliorato l’outlook sul debito sovrano di Lisbona, da “negativo” a “stabile”, lasciando invece invariato il rating “Bb”. Il Portogallo aveva annunciato di essere pronto per svincolarsi dal meccanismo di prestiti vincolati concordato a suo tempo con la Troika.