Politica interna
Nomine aziende pubbliche – C’era grande attesa per cogliere i segnali di discontinuità promessi da Renzi nelle nomine alle grandi aziende pubbliche. E in effetti, dopo un giorno di trattative, l’elenco presentato dal governo ieri sera contiene novità di un certo rilievo: cambiano sette manager su otto e soprattutto tre donne arrivano ai vertici: Emma Marcegaglia (candidata alla presidenza Eni), Patrizia Grieco all’Enel (da Olivetti), Luisa Todini, ora nel cda Rai, alle Poste. I nuovi amministratori delegati saranno: Claudio Descalzi (Eni), Francesco Caio (Poste), Francesco Starace (Enel), Mauro Moretti dalle Fs a Finmeccanica. Molti sottolineano come la svolta sia solo a metà, dato che nessuna donna ha ottenuto l’incarico operativo di a.d.
Prima della scelta definitiva Renzi ha incontrato Napolitano, ma alla fine ha deciso da solo ignorando le liste preparate dai cacciatori di teste e privilegiando merito e conoscenza dell’azienda.
Il tetto alle retribuzioni dei presidenti sarà di 238mila euro all’ anno. Non mancano accenni polemici: Scaroni, che pure aveva operato bene all’Eni e che era difeso da Forza Italia, sembra pagare l’asse con Putin, infatti il rapporto privilegiato con Gazprom ci ha reso troppo dipendenti dalla Russia per l’approvvigionamento di gas
Ostacoli sulle riforme – Ieri sera Berlusconi, accompagnato da Denis Verdini e Gianni Letta, ha incontrato Renzi e il suo braccio destro Guerini a Palazzo Chigi. L’incontro doveva servire a un chiarimento sulle modifiche chieste da Forza italia e a preparare un nuovo patto sulle riforme ma la strada appare difficile, dato che la posizione di Forza Italia sulle riforme appare a Renzi e Napolitano tuttora ondivaga e inaffidabile
Redditi dei politici – Come ogni anno la pubblicazione dei redditi dei personaggi pubblici attira la curiosità dei cittadini comuni. Nel 2012 Berlusconi, pur rimanendo in testa alla classifica, ha dovuto subire un crollo del reddito (da 35 milioni a 4 e mezzo). Nell’elenco ci sono a sorpresa ben 51 “nullatenenti”, dei quali la metà nel M5S
Beppe Grillo – Nuova polemica scatenata dal leader delM5S: stavolta ha usato alcuni simboli della Shoah e alcune frasi di Primo Levi per attaccare Renzi e Napolitano. La valanga di critiche da parte di esponenti politici e della comunità ebraica, lo ha obbligato a rettificare: sono stato travisato
Estradizione di Dell’Utri – L‘ex senatore rimarrà in custodia nella sede dei Servizi d’informazione della Polizia di Beirut, in attesa che il procuratore generale del Libano riceva la richiesta di estradizione dall’Italia, che, firmata dal ministro Orlando, potrebbe arrivare già nei prossimi giorni, dopo la sentenza definitiva della Cassazione sui 7 anni inflitti in appello (l’udienza è in programma oggi ma quasi certamente ci sarà un rinvio).
Il caso presenta risvolti politici inediti in vista delle elezioni del 25 maggio: le diverse fazioni in corsa tengono a rimarcare le distanze da un personaggio considerato “scomodo” dal punto di vista elettorale. Secondo una ricostruzione giornalistica, Dell’Utri sarebbe arrivato a Beirut a fine marzo su ordine di Berlusconi, al quale Putin avrebbe chiesto di occuparsi del finanziamento della campagna per le presidenziali del candidato Amin Gemayel. Quest’ultimo smentisce.
Politica estera
Ucraina – L’ escalation della tensione sembra non fermarsi. Dal presidente ucraino è partita la richiesta all’Onu di un invio di caschi blu in appoggio alle truppe ucraine. Strada inconsueta (le truppe vengono inviate solo per separare due parti in conflitto, non in appoggio a uno di contendenti) e soprattutto impraticabile, visto che la Russia ha diritto di veto nel Consiglio di sicurezza. Intanto ieri sono continuate le occupazioni di sedi amministrative da parte dei dimostranti filorussi e l’esercito ucraino ha per ora evitato un probabile bagno di sangue non intervenendo per liberare gli edifici occupati. Ma la giornata è stata segnata da un episodio che ha rischiato di sfociare nell’incidente militare: nel Mar Nero un caccia russo ha volato per 90 minuti sopra una nave militare americana. La Casa Bianca sta comunque preparando il piano del dispiegamento Nato nell’Est Europa per il caso che gli eventi precipitassero
Economia e Finanza
Alitalia – L’offerta di Etihad per entrare nel capitale con almeno il 40% e un investimento di 500 milioni potrebbe arrivare tra oggi e domani.
Le quote di Bankitalia – C’è tensione tra il governo e le banche dopo la decisione di rivalutare le quote degli istituti nel capitale della Banca centrale. Sabatini (direttore generale Abi), nell’audizione davanti alle commissioni di Camera e Senato, calcola che l’aumento dell’imposta sulle plusvalenze dal 12 al 26% sottrarrebbe un miliardo di liquidità alle banche che sarebbero quindi costrette a ridurre i prestiti. Immediata la replica del ministro Delrio: non accetteremo ricatti, gli istituti nel recente passato hanno ricevuto mille miliardi dalla Bce e quasi nulla è arrivato alle famiglie.