Politica interna
Riforme – A Montecitorio è caos sulla riforma costituzionale, con le opposizioni sulle barricate e sedute-fiume contestate dalla stessa minoranza Pd. Il governo cerca di trattare con Forza Italia e Lega per limitare l’ostruzionismo. Scontro aperto tra Pd e Movimento Cinque Stelle: fallisce il compromesso su tre emendamenti grillini e cade nel vuoto il tentativo di coinvolgere i pentastellati nella riforma. Il governo apre alla principale richiesta degli oppositori interni, ovvero sottoporre l’Italicum al controllo preventivo della Corte costituzionale: un emendamento su cui c’era il veto di Fi che però ora si è sottratta al Patto. Al netto dell’ostruzionismo, il premier Renzi intende chiudere la partita al più presto: stanotte potrebbe esserci il voto finale, per poi passare subito alla discussione in Senato.
Forza Italia – Il partito di Berlusconi è sempre più dilaniato da lotte intestine, con il leader che tenta il tutto per tutto per stringere un’alleanza con il Ncd di Alfano, tenersi stretta la Lega di Salvini e portare a casa le Regionali. Dopo la minaccia di sospensione dal partito, l’ex Cavaliere vuole costringere Raffaele Fitto a uscire da Fi, a meno che non si allinei. Berlusconi teme che i dissidenti, in caso di un risultato negativo alle prossime consultazioni, possano mettere in dubbio la sua leadership. Intervistato dal Corriere della Sera, Maurizio Lupi, ministro dei Trasporti ed esponente di spicco del Nuovo centro destra, invita il leader degli azzurri a prendere una decisione: o i diktat di Salvini o la trattativa con Ncd.
Politica estera
Ucraina – La maratona negoziale di Minsk tra Merkel, Hollande, Putin e Poroshenko porta alla tanto sperata svolta nel conflitto ucraino. I termini chiave dell’intesa sono: cessate il fuoco dalla mezzanotte del 15 febbraio, più autonomie alle aree del sudest e una zona cuscinetto lungo la linea del fronte. L’accordo, in tredici punti, definisce i termini della tregua, il ritiro delle armi pesanti e una futura riforma federale dell’Ucraina orientale. Per la cancelliera tedesca l’intesa rappresenta un barlume di speranza, ma Francia e Germania restano caute e dicono che c’è ancora molto da fare. Positive le prime reazioni americane ma il portavoce della casa bianca chiede che ora Putin ritiri tutti i suoi soldati.
Isis – Hayat Boumeddiene, la moglie di Amedy Coulibaly uno dei responsabili degli attacchi di Parigi del gennaio scorso, parla a due riviste online dello Stato Islamico esaltando gli attentati a Charlie Hebdo e all’Hyper Kasher e invitando altri musulmani in Europa a intraprendere la strada della lotta armata. L’intervista conferma i risultati delle indagini: Hayat ha lasciato Parigi poco prima degli attacchi, ha raggiunto Istanbul ed è entrata in Siria. La mossa dell’Isis è evidente: catturare l’attenzione dei media per fare del fronte europeo un terreno di conquista e proselitismo.
Economia e Finanza
Grecia – La Grecia e l’Europa fanno un primo passo avanti sulla rinegoziazione del debito. La Banca centrale europea concede altri 5 miliardi di euro al governo ellenico e Alexis Tsipras accetta le regole Ue. Il presidente dell’Eurogruppo Dijsselbloem e il premier greco si sono accordati per avviare un negoziato tecnico con l’intenzione di valutare il terreno comune fra il programma di salvataggio che scade il 28 febbraio e il contropiano elaborato dal nuovo governo di Atene. Si ammorbidisce anche la posizione della Germania che si dice pronta al compromesso. I mercati festeggiano gli spiragli di accordo sulla questione greca, con Piazza Affari, migliore in Europa, che guadagna il 2,13%, seguita da Francoforte e Parigi.
Banche popolari – La procura di Roma apre un’inchiesta, per ora contro ignoti, su “operazioni anomale” in Borsa sui titoli di banche popolari. I dieci milioni di euro di plusvalenze maturati a cavallo del 16 gennaio, quando Renzi annunciò a mercati chiusi l’intenzione di riformare il settore, potrebbero essere il risultato di una speculazione illecita. Lo spunto è arrivato mercoledì scorso dal presidente della Consob, Giuseppe Vegas, durante un’audizione alla Camera. Il procuratore Pignatone ha chiesto documenti a Bankitalia e Consob: non ci sono per il momento ipotesi di reato e indagati, ma è ragionevole pensare che l’autorità procederà per insider trading.