Politica interna
Berlusconi – Gli attacchi a magistratura e presidente della Repubblica potrebbero costare caro a Silvio Berlusconi. A metterlo in guardia già ieri mattina sono stati i suoi legali, che hanno paventato la revoca dei servizi sociali. Uno scenario che ha spaventato non poco l’ex premier. Sulle parole di Berlusconi il Quirinale non commenta, è però il vicepresidente del Csm Vietti ad avvertirlo: “Chi pensa di fare campagna elettorale usando il presidente della Repubblica scherza col fuoco”. E proprio ieri si è diffusa la notizia che il Tribunale starebbe valutando nel merito le sue ultime uscite, in particolare quella sull’inutilità del volerlo “rieducare” attraverso i servizi sociali. Ma i magistrati hanno smentito che, al momento, si abbia intenzione di prendere qualsivoglia provvedimento.
Renzi – Negli studi di Porta a Porta il premier Renzi parla di riforma del Senato, di bonus in arrivo negli stipendi di maggio e delle novità sulla pubblica amministrazione che annuncerà oggi, rinviando fra qualche giorno i provvedimenti. Parla inoltre della discussione con il suo partito avvenuta di mattina a Palazzo Madama, rimarcando che le norme costituzionali che magari saranno approvate a giugno e non più a maggio “non sono le norme di Matteo”, sono frutto di un disegno corale: “Il più grande disegno di riforma della storia costituzionale”. Per questo semplice motivo “le riforme non saltano”, e per questo semplice motivo “vado avanti perché penso che in questo Paese, se si riesce a risolvere alcune questioni, comprese quelle del fisco o della giustizia, si diventa un Paese leader mondiale”.
M5S – La strategia politica di Beppe Grillo è di andare all’attacco delle roccaforti della sinistra. Dopo Piombino il leader del Movimento 5 Stelle si reca a Siena, e nella città del Palio partecipa all’assemblea dei soci del Monte dei Paschi, improvvisando un vero e proprio show. Grillo spiega che “questa è la mafia del capitalismo, non la Sicilia: qui siamo nel cuore della peste rossa e del voto di scambio”. E accusa i vertici della banca e del Pd, lanciando i suoi affondi contro l’ex presidente Giuseppe Mussari e contro quello in carica Alessandro Profumo. Grillo parla di quest’ultimo come di un ex casellante e dice: “È ora che finisca la sua magnifica carriera”. Pronta la replica di Profumo: “Non ho mai fatto il casellante, sono entrato in banca a vent’anni come bancario e per anni ho firmato tante cambiali”. E ancora, stuzzicando il leader pentastellato: “Lei è sempre così emozionato, stia attento perché le potrebbe venire qualche accidente”. Grillo se la prende poi con la stampa, rea di fare “domande inutili” e di essere “impreparata”, annunciando: “Toglieremo albo dei giornalisti e rimborsi agli editori”.
Pa – Matteo Renzi oggi apre ufficialmente il cantiere della riforma della pubblica amministrazione. Il consiglio dei ministri convocato per le 16 tratterà provvedimenti che “faranno discutere”: “si va dalla giustizia amministrativa fino alle questioni legate alla retribuzione mega dei dirigenti e alla gestione della licenziabilità dei dirigenti”. I sindacati sono già in allerta: dopo Cgil e Cisl, che lunedì lamentavano la mancata consultazione, ieri si sono fatte sentire anche Uil, Ugl e il sindacato dei dirigenti Cida.
Politica estera
Russia – L’Unione europea ha annunciato i 15 nomi dei sanzionati per il loro coinvolgimento nella destabilizzazione dell’Ucraina dopo l’annessione della Crimea alla Russia. Tra i nove russi spiccano militari, esponenti dei servizi segreti e politici, che portano a 48 le persone inserite nella lista nera di Bruxelles. Non figurano società e ricchi oligarchi dei settori petrolifero, imprenditoriale e bancario, come nelle sanzioni del presidente degli Stati Uniti Barack Obama, ben più aggressive contro l’apparato economico-finanziario vicino al presidente russo Vladimir Putin. A Mosca hanno criticato duramente la decisione europea. Putin non ha minacciato una replica con sanzioni. Ha detto di preferire una revisione degli accordi con le società occidentali “nei settori principali dell’economia russa, incluso quello energetico”.
Turchia – Il presidente turco Tayyip Erdogan chiede agli Stati Uniti di estradare Fetullah Gulen, l’influente predicatore turco considerato un “traditore della patria”. Gulen, un tempo alleato del governo conservatore islamico, è in autoesilio in Pennsylvania. La Turchia lo accusa di essere a capo di uno “Stato parallelo” e autore di un tentato “golpe giudiziario”. In particolare Gulen è accusato di aver usato la sua influenza su polizia e magistratura per orchestrare una campagna che ha coinvolto il governo turco in un maxi scandalo di corruzione.
Economia e Finanza
Bce – Le principali banche europee avranno dai 6 ai 9 mesi di tempo per coprire il fabbisogno di capitale che dovesse emergere dalle verifiche in corso da parte della Bce in vista della vigilanza unica che scatterà il primo novembre. Gli scenari macroeconomici utilizzati per gli stress test che seguiranno gli esami sugli attivi di bilancio in via di completamento sono due: uno di base in cui il Pil in termini reali cresce (dal 2014 al 2016) a un tasso medio di circa l’1,6% e uno avverso in cui il Pil dell’area si riduce nel triennio complessivamente del 6,6% rispetto allo scenario di base. L’impatto sulle perdite delle banche dipende, oltre che dall’andamento dell’economia reale, anche dalla svalutazione dei crediti e delle minusvalenze derivanti dall’esposizione ai rischi di mercato. Quanto ai titoli pubblici in portafoglio, disponibili per la vendita, è previsto che l’impatto sia parzialmente sterilizzato, con un’incidenza della perdita pari al 20% nel 2014, al 40% nel 2015 e al 60% nel 2016.
Btp – Il Tesoro ha collocato tutti i Btp a medio-lungo termine con tassi in discesa a nuovi minimi storici, in un mercato che torna a scommettere su manovre espansive della Bce in chiave anti-deflazione.