Politica interna
Forza Italia – Dopo la rottura del patto del Nazareno, Silvio Berlusconi alza il livello dello scontro con il Governo e in un’intervista concessa al Tg5 certifica che dopo lo strappo dell’elezione di Mattarella il “sogno di un processo condiviso” è oramai sfumato. L’ex Premier ha oramai rivisto la sua posizione sulla riforma elettorale e quella del Senato, la cui doppia adozione potrebbe far sorgere il “rischio di una deriva autoritaria”. Nel Pd le reazioni oscillano tra l’ironia di Debora Serracchiani, che ritiene “quasi commovente” sentir parlare Berlusconi di derive autoritarie, e la fermezza del Premier il quale, pur continuando a pensare che le uscite a effetto del leader di Fi rappresentino il tentativo di stoppare le faide interne al suo partito e che “Silvio sarà costretto a ripensarci”, ribadisce che il Pd ha i numeri per far passare le riforme in autonomia. E dopo il trasloco di otto senatori di Scelta Civica tra le fila dei democratici, non si placano le voci di nuovi approdi: il partito a suo tempo fondato da Mario Monti, di cui oggi inizierà un congresso molto agitato e il cui leader Enrico Zanetti chiede a gran voce un chiarimento per rimanere in maggioranza, conta ancora una ventina di deputati, alcuni dei quali sarebbero in procinto di lasciare. Ci sono poi i fuoriusciti dal Movimento Cinque Stelle, che continuano a lanciare aperture al Governo e potrebbero contribuire a rimpolpare la maggioranza al Senato.
Expo – Si è svolto a Milano, presso l’Hangar Bicocca, l’incontro ufficiale di preparazione all’Expo. Tante le personalità intervenute, dal Commissario unico Sala al Presidente dell’Anticorruzione Cantone, e numerosi Ministri, con videomessaggi di Capi di Stato e di Papa Francesco, che ha invitato a cogliere l’opportunità dell’evento sull’alimentazione per cancellare definitivamente i “paradossi dell’abbondanza”. Nel suo discorso Matteo Renzi ha messo l’accento sul nuovo clima che l’Esposizione Universale alle porte sembra aver portato: “Un anno fa si parlava di scandali, oggi è un’opportunità” per fare del 2015 un “anno felix”. Il Premier è poi tornato a muso duro sul caso della rappresentazione della Turandot alla Scala, che il primo maggio dovrebbe inaugurare Expo ma è ancora a rischio per via del ‘no’ di una parte della Cgil locale a rinunciare alla festività: “Nessuno boicotti l’Expo, potremmo precettare la Scala”, ha tuonato il Presidente del Consiglio.
Politica estera
Ucraina – Sono ore decisive per le sorti del conflitto ed è lo stesso Hollande ad ammettere che in caso di fallimento del negoziato a tre Francia-Germania-Russia l’unico scenario rimanente è la guerra aperta. Di ritorno da Mosca anche Angela Merkel è apparsa sconfortata sull’esito dei colloqui, ha sottolineato che le responsabilità del caos sono del Cremlino, ma ha ribadito ancora una volta che l’Europa non invierà armi a sostegno di Kiev. Da parte sua la Russia ha risposto per bocca del Ministro Lavrov, a Monaco per la Conferenza sulla Sicurezza, ribaltando le accuse sulle cause del conflitto e certificando una volta di più che al momento ogni canale diplomatico appare ostruito e che per milioni di ucraini, già stremati da un anno di guerra strisciante, è ora di prepararsi al peggio.
Isis – Non sono più soltanto suggestioni le voci su un piano Usa per tornare a mettere gli “scarponi sul territorio” iracheno. Il Pentagono ha infatti annunciato di avere raccolto informazioni di intelligence sul posizionamento dell’Isis a Mosul e Obama pare intenzionato a presentarsi al Congresso per chiedere un nuovo mandato per l’invio di truppe di terra, dodici anni dopo l’operazione che portò alla caduta di Saddam Hussein. Intanto il governo nigeriano, che aveva indetto elezioni per il 14 febbraio, ha deciso di posticipare il voto di sei settimane, a causa del dilagare della costola locale di Isis, i jihadisti di Boko Haram.
Economia e Finanza
Bankitalia – Nel tradizionale discorso al convegno Assiom-Forex, il Governatore Ignazio Visco ha sottolineato l’importanza per il nostro Paese del piano di espansione monetaria appena varato dalla Bce, che porterà la Banca d’Italia ad acquistare titoli di Stato fino a 130 miliardi. Pur consapevole che tensioni politiche e finanziarie potrebbero nel breve ancora minacciare la stabilità dell’Eurozona, Visco si è mostrato ottimista, giudicando sottodimensionate le previsioni di crescita del Pil per il prossimo biennio. Infine il Governatore ha ribadito il suo placet per le mosse del Governo, sia per quanto riguarda la riforma delle Popolari che per la probabile imminente creazione di una bad bank finalizzata ad assorbire lo stock di sofferenze degli istituti nostrani, oramai a quota 181,1 mld di euro.
Grecia – Il Ministro dell’Economia Varoufakis ha annunciato che il Governo presenterà mercoledì all’Eurogruppo la propria proposta di riequilibrio delle finanze pubbliche, anticipando che in ogni caso Atene non ha problemi di liquidità nel breve termine. Intanto, dopo il declassamento di S&P’s, anche Moody’s ha messo nel mirino il debito greco, probabile preludio a una revisione al ribasso del rating “Caa1” attualmente assegnato. Secondo gli analisti, oltre alla delicata situazione degli istituti di credito locali, il rischio più grosso sarebbe lo stato d’insolvenza delle casse pubbliche che potrebbe sopraggiungere già a marzo, quando si dovranno rimborsare 4,3 mld, nel caso in cui le trattative con i creditori internazionali non vadano nel senso auspicato da Atene (prestito-ponte) o dalla Troika (l’estensione del programma di assistenza).