Tornano gli annunci razzisti al nord contro i meridionali: come avveniva una quarantina di anni fa, quando i cosiddetti “terroni” che arrivavano in cerca di lavoro e avevano difficoltà a trovare un alloggio a causa dei pregiudizi che li circondavano, il problema ripresenta. Lo ha denunciato Vittorio Savino dirigente della Asl di Caserta e residente ad Aversa, il quale in questi giorni ha accompagnato la figlia a Padova per aiutarla a trovare una sistemazione perché la ragazza dovrà frequentare un corso di formazione della durata di alcuni mesi nel capoluogo veneto.
Non ha trovato i cartelli che a Torino negavano l’affitto di case e appartamenti ai meridionali che volevano lavorare alla Fiat, ma su Internet, ha letto annunci, riferiti a diverse vie, che riguardano ancora i meridionali – oltre agli omosessuali, ai trans e alle coppie con figli – e soprattutto “i napoletani e ai siciliani”, perché accusati di essere rumorosi e chissà cos’altro. C’era persino un annuncio che dice che l’affitto va solo a “ragazze di bella presenza del nord, no ai meridionali”. Vengono presi di mira anche i sardi. Non solo: ci sono pure divieti per “lavoratori – generico –, ciccioni, neri, marocchini, persone in cattive condizioni di salute”. Cose “da non credere”, ma purtroppo reali. Vittorio Savino ha pubblicato questa sua denuncia su Facebook e il post è stato inondato di commenti; migliaia sono stati anche i “Mi piace” e le condivisioni.