Mammina mia, è questo quella che chiamano violenza psicologica vero?Hanno ragione, fa tanto, tanto male…
E allora voglio farti un regalo, lo meriti.
Scrivo una letterina, anche se non è ancora Natale.
A noi non interessano le feste, a noi basta stare sempre insieme. È l’unica cosa che conta.
È da quando sono nato che vedo la mia mamma piangere. Dicono che i grandi sanno fare tutte le cose, ma io ne sento dire tante, e non ne capisco il significato. L’unica cosa che capisco però, sono gli occhi di mia madre pieni di lacrime, e i suoi singhiozzi, che scandiscono le lunghe ore della notte. Riconoscerei la sua voce ovunque, lei mi culla sempre.
È tutto ciò che ho, e che desidero. Io non so parlare, sono troppo piccolo ancora, ma mi piacerebbe chiederle tante cose: mamma perché dici sempre che papà ci vuole dividere?
Ed io poi dove vado a finire?
Io ho bisogno di te, ci sei sempre stata solo tu per me.
In ospedale io guardavo il tuo bellissimo viso, e mi svegliavo mentre mi stringevi la mano, seduta a quella sedia per tre mesi, mentre mi sussurravi di combattere per continuare a vivere, perché tu non mi avresti mai abbandonato.
Cerco di consolarti come posso, con i miei baci, i miei abbracci e i miei sorrisi, si perché io sto bene solo con te mamma.
Ai servizi sociali, se solo potessi, vorrei dire che a volte se la casa non è ordinata è solo colpa mia, perché tu mi tieni quasi sempre in braccio!
Giochi con me e non mi fai piangere, perché hai paura che sto male per il mio piccolo cuoricino operato quando avevo solo pochi mesi di vita. Che ne sanno loro di quello che abbiamo passato, io e te.
Ed il mio papà, dov’è il mio papà?
Sento che la nonna paterna mi vuole con sé, ma se solo sapessero tutto l’amore che riesci a darmi tu, mammina mia, anche se sei piccolina piccolina, proprio come me, non si comporterebbero così.
Mamma non piangere ti prego, non possono accusarti di nulla, io ti vedo affancendarti per non farmi mai mancare nulla, io ho bisogno del tuo amore.
Adesso non siamo a casa nostra, tra le mie cose, i miei giochi, e se sono nervoso perdonami, perdonami se ti sto facendo impazzire, ma voglio ritornare a casa nostra, e vorrei che ci lasciassero in pace. Mamma, continua a combattere, diglielo pure per me, sii la mia voce, diglielo che i figli sono delle mamme e non permettere che ci dividano, perché io vado solo dove ci sei tu.
Mamma, adesso asciuga le tue lacrime e sorridimi.
Perché papà ci sta facendo questo, e la sorellina verrà a stare con noi?
Appena sarò grande diventerò io l’uomo di casa, non preoccuparti mamma.
Asciuga quelle lacrime, c’e tanto dolore sul tuo viso e nel tuo cuore, abbracciami forte forte…
Il tuo Niko.
Caterina Villirillo
Presidente Libere Donne Crotone