Una banchina super affollata, sporca in attesa di un treno che già arriva affollato. Questo è lo spettacolo che si presenta agli occhi dei turisti che vogliono raggiungere Pompei in circumvesuviana da Piazza Garibaldi. E tra qualche settimana quelle banchine saranno ancora più affollate: il treno che ferma a Oplonti, Ercolano e Pompei, infatti, prosegue la sua corsa verso Sorrento, e con l’estate e il caldo molti ragazzi usano proprio quel treno per andare a fare un bagno sulle spiagge della costiera. Capita spesso che la circumvesuviana arrivi già carica dalla stazione precedente, lasciando a terra i passeggeri della seconda fermata. È accaduto ieri mattina, complice il caldo e un filone di troppo, alla seconda stazione il treno non era in grado di contenere anche la folla di turisti che aspettavano alla seconda stazione.
E così si viaggia come in un carro merci, uno addosso all’altro, tra le urla, a volte disumane, di ragazzi eccitati per il primo bagno o per la prima gita di primavera e le famiglie e i turisti che sgomenti assistono a questa scena, sui vagoni sporchi. A bordo anche chi cerca di guadagnare qualche soldo vendendo un paio di calzini o suonando qualche canzone napoletana, per lo più rumeni accompagnati da bambini di 6 o 7 anni, che con una voce non ancora matura intonano ‘o saracino, o tu vuò fa l’americano. Raccolgono un po’ di soldi da qualche viaggiatore, scendono tre o quattro fermate dopo, pronti a ricominciare lo stesso show su un altro treno affollatissimo.
Accanto a me uno straniero, mi chiede in inglese se noi facciamo caso a tutto questo, non so che rispondergli, sorrido e gli dico che la circumvesuviana è il mezzo più comodo per raggiungere Pompei, ma so perfettamente cosa intende dire. Di contro la linea della circumvesuviana per Baiano, superata Nola, spesso si svuota e diventa preda dei vandali e degli ubriaconi. Di fronte a me un tedesco che studia gli orari della circumvesuviana mentre dal finestrino scorrono fermate sempre più abbandonate a loro stesse, sporcizia, desolazione e senso di incompletezza la fanno da padrona. Prima di Santa Maria del Pozzo, si scorge una baraccopoli o qualcosa di simile, tra costruzioni abusive e palazzoni di edilizia popolare, in mezzo alla sterpaglia che potrebbe prendere fuoco, il disagio dei turisti è palpabile tanto che alcuni di loro non sanno dove guardare. Una corsa che dura più di mezz’ora ma che sembra infinita, stazioni che si susseguono nominate dall’altoparlante, l’unica cosa che sembra funzionare bene. Il tutto per 3,20 euro.
Dopo 45 minuti circa si scende a Pompei, un turista inglese mi chiede se è facile raggiungere gli scavi, il giorno prima era stato ad Ercolano e la stazione era in uno stato di degrado allucinante e poi aveva dovuto camminare prima di scorgere il parco archeologico. La fermata di Pompei, invece è in buono stato. Eppure la circumvesuviana dovrebbe essere il biglietto da visita per raggiungere mete che i turisti di tutto il mondo sognano e invece è considerato tra i treni più brutti e meno funzionali del mondo. Nessuno ha dimenticato l’antipatico inconveniente accorso all’allora ministro Bray, mentre si recava proprio a Pompei, in uno dei giorni nei quali i treni della circumvesuviana sono più affollati che mai.