Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, in relazione alla recente proposta di creare un’area pedonale nel capoluogo partenopeo, in via Aniello Falcone, strada fondamentale per i collegamenti viari tra il Vomero e la parte bassa della Città, interviene, ancora una volta, sui gravi e irrisolti problemi di viabilità che interessano segnatamente il quartiere collinare, stigmatizzando come, anche in questo settore, come peraltro in altri, a partire dalla manutenzione delle strade e del già scarno verde pubblico, annose e mai risolte problematiche continuano ad affliggere l’area. In particolare l’attenzione è rivolta all’istituzione delle cosiddette aree pedonali.
“ Premetto – sottolinea Capodanno – che non c’è alcun preconcetto rispetto alla realizzazione di aree pedonalizzate e di zone a traffico limitato, anzi sono dell’avviso che si tratti di provvedimenti decisamente validi per contribuire a decongestionare il traffico e a contenere i problemi legati all’inquinamento da smog nei grossi centri urbani “.
“ A condizione però – puntualizza Capodanno – che tali provvedimenti non si limitino alla semplice chiusura di una strada o di un’area più o meno vasta, senza aver predisposto tutti gli accorgimenti necessari sia per impedire effettivamente che gli autoveicoli transitino nelle zone pedonalizzate sia per poter consentire la piena fruizione da parte di tutti i cittadini della zona interclusa al traffico veicolare, opportunamente attrezzata con un idoneo arredo urbano. Mi riferisco principalmente alla contestuale realizzazione di parcheggi di destinazione e al potenziamento del trasporto pubblico nelle zone interessate “.
“ Per esemplificare – prosegue Capodanno -, rimanendo al Vomero, le due aree già pedonalizzate di via Scarlatti e di via Luca Giordano, sono state varate dalla sera alla mattina, senza alcun altro provvedimento di accompagnamento, semplicemente chiudendo alcuni tratti delle due arterie in questione. Risultato? Il traffico si è semplicemente spostato, riversandoti sulle strade limitrofe, a partire da via Cimarosa, da via Stanzione e da via Doria, congestionandole ulteriormente, con l’aggiunta dell’impossibilità per gli automobilisti di poter fruire d’inesistenti parcheggi pubblici, visto che dalla legge Tognoli in poi, nel quartiere collinare, a fronte di diversi parcheggi privati interrati, costruiti anche su suolo pubblico e messi in vendita a prezzi esorbitanti, non è stato realizzato neppure uno stallo per parcheggi pubblici, con tariffe agevolate, a partire da quello atteso e annunciato in più occasioni da quasi quarant’anni a questa parte, parcheggio a raso che sarebbe dovuto nascere sotto i viadotti della tangenziale in via Cilea “.
“ Un provvedimento di pedonalizzazione – puntualizza Capodanno -, peraltro con varchi chiusi con fioriere “ballerine” che vengono spostate, dalla sera alla mattina, come si verifica attualmente all’incrocio tra via Luca Giordano e via Carelli, consentendo così il transito e la sosta di veicoli a tutte le ore del giorno, lo può progettare chiunque, semplicemente tracciando due linee trasversali su di una mappa stradale. Realizzare invece un’area pedonalizzata, nell’ambito di un serio piano urbano del traffico, come dimostrano anche le esperienze attuate da lustri in altre metropoli europee, è ben altra cosa “.
“ Coloro che amministrano la Città – conclude Capodanno – farebbero bene a cominciare a prendere esempio, seppure con palese ritardo, da tali esperienze invece che continuare a lanciare o attuare proposte avulse da un contesto generale come quella recente di pedonalizzare via Aniello Falcone, senza tener conto delle evidenti fallimentari esperienze pregresse, creando così non pochi malumori e irritazioni tra i cittadini, e contribuendo, tra l’altro, a dare un ulteriore colpo ferale alle attività produttive del terziario, come testimoniato dai tantissimi negozi, molti storici, che, negli ultimi tempi, hanno abbassato le saracinesche nel quartiere collinare “.