Un caffè contro il gioco di azzardo. E’ questa l’iniziativa promossa in tutta Italia dal movimento Slotmob: lo sciopero del caffè negli esercizi dove si trovano le famigerate slot machine. Anche Benevento e Napoli si sono mobilitate contro questa pratica che ha il suo drammatico risvolto in una patologia chiamata Ludopatia. Ieri pomeriggio di festa nelle due città con un solo slogan: un bar senza slot ha più spazio per le persone. . La manifestazione nel capoluogo partenopeo è stata preceduta dal secondo seminario del ciclo “Game overâ” organizzato dalla Federazione Internazionale Città Sociale e da Mediterraneo Sociale. «Dal 2000 al 2012 – spiega Carlo Cefaloni, operatore culturale esperto del tema – il gioco d’azzardo legale è passato da 14 a 88 miliardi di euro di raccolta all’anno. Almeno altri 15 miliardi rientrano nel giro illegale gestito dalla mafie». A Napoli in particolare è boom di slot machine. Pietro Russo, presidente Confcommercio della provincia di Napoli: «Non facciamo di questa città una piccola Las Vegas. In un momento di crisi, il gioco d’azzardo viene visto da molti come una soluzione, ma si tratta esattamente del contrario». I dati evidenziano un aumento a Napoli del 31 per cento di sale giochi e sale slot. «Il fenomeno del gioco d’azzardo legalizzato dallo Stato è una piaga sociale, si assiste a uno scempio senza prendere provvedimenti: chiediamo alle istituzioni di intervenire quanto prima» insiste Russo. Che prosegue: «A Napoli è un fatto esteso e frequente, saranno le autorità competenti a chiarire se dietro questo fenomeno c’è l’ombra della criminalità organizzata”. Lo slotmob napoletano si è fermato alla Caffetteria Cuori di Sfogliatella: bar pasticceria storico affacciato sulla caotica e frequentatissima piazza Garibaldi, proprio di fronte la Stazione Centrale.